VICENZA, BROCCHI: “SIAMO INCAZZATI. INZAGHI? BELLO RIABBRACCIARLO”

Cristian Brocchi contro il suo passato e contro l’amico fraterno. Incassata la fiducia della società il tecnico vuole regalare al pubblico del Menti una grande prestazione.

“Ci si aspetta qualcosa di più e dobbiamo metterlo in campo, parlare dell’impegno non serve continuare a ripeterlo. Livello alto attenzione alta, ogni singolo giocatore deve partire concentrato e a disposizione del gruppo. Il nervosismo? Il tema delle ammonizioni è legato a momenti di frustrazione durante la gara e non è ammissibile. Li vedo incazzati e determinati”.

Non so se 4-3-3, non è un tema di moduli, questa squadra non ha un sistema di gioco per le caratteristiche dei giocatori perché può sempre mancare qualcosa, più che di moduli voglio vedere un gruppo di leoni e affamato che aggredisce ed è quello che mi aspetto dalla squadra. Le condizioni? Longo ha fatto un grandissimo recupero e sarà disponibile, mentre Cappelletti sarà fuori ancora un po’ e a lui si aggiunge l’indisponibilità di Pasini per un piccolo risentimento muscolare e sarà assente per un paio di partite. Recuperiamo Rigoni”.

Credo che ogni partita sia un’opportunità per conquistare un posto in questa squadra oltre che la conquista del risultato. Il pubblico? Sinceramente non ho più parole per i tifosi e la città, sentire il loro calore è qualcosa di grande, capiscono il momento e le difficoltà, noi però non possiamo abusare più di tanto di questo perché meritano di gioire”.

Ritrovare Inzaghi? Pippo è un fratello, abbiamo passato dei momenti straordinari, lui è uno dei miei amici e sono contento di rivederlo e riabbracciarlo”.

Da parte della società sento grande compattezza, penso che la società debba valutare il lavoro ed è molto attenta anche per la professionalità che metto. La mia speranza è quella di tenere questa squadra il più possibile. Con la società abbiamo un dialogo continuo, sappiamo che la squadra deve crescere dal punto di vista mentale e dobbiamo alzare questo livello, dal punto di vista tattico può servire qualcosa, non lo nascondiamo ma dobbiamo pensare a quello che abbiamo e cercare che non emergano le carenze”.

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