Tornano puntuali le pagelle di Nicola Silvestri. L’ex calciatore professionista e ideatore della Calcio TacNiko Academy analizza ai raggi x la prestazione del Brescia contro la Virtus Entella.
JORONEN 8 BENJAMIN PRICE
Se il numero 1 del Brescia avesse indossato durante la partita contro la Virtus Entella un vistoso cappellino rosso con una N al centro, chiunque l’avrebbe scambiato per il famoso e irresistibile portiere protagonista della serie televisiva dei cartoni anni 90’”Holly e Benji”. In terra ligure Jesse si supera e tiene letteralmente a galla risultato e compagni. Se per il primo tempo dobbiamo aspettare il minuto 45’ per vedere una semplice ed elementare uscita su una palla avversaria scodellata nella sua area senza pretese, nella seconda frazione sono almeno 5 le parate degne di nota e la sua grande capacità di ribattere colpo su colpo all’attacco avversario. Senza contare l’intervento più importante, il rigore parato a De Luca, riscattando il gol subito proprio dall’attaccante ligure nella partita d’andata al Rigamonti finita 2 pari.
KARACIC 6 AGGUERRITO
L’ex giocatore della Lokomotiv Zagabria, ingaggiato per sostituire Sabelli nel ruolo di laterale a destra, dopo l’esordio contro il Vicenza ha alternato panchine ad un povero minutaggio di presenze senza mai convincere troppo. Contro l’Entella dimostra di avere da subito una dinamicità e una proposta fisica adeguata ala partita e alla situazione globale della squadra. In alcuni frangenti della gara è impreciso ma i suoi tentativi sono spesso propositivi, cercando di creare superiorità numerica per infilare sulla sua fascia di competenza l’avversario Costa che transita nella stessa zona di campo. Un paio di cross interessanti che però non arrivano puliti sui piedi degli attaccanti. Nella ripresa si rende protagonista di una pericolosa ripartenza rubando palla al minuto 63 con una vistosa scivolata.
CISTANA 6 ½ FINALMENTE…
Torna ufficialmente e fisicamente a indossare e difendere i colori del Brescia il giocatore che mai come quest’anno può rivelarsi fondamentale per ricoprire un ruolo di assoluto protagonista nello scacchiere difensivo. Andrea gioca una partita maschia, sicura e prestante. Bravo e intelligente nel non forzare giocate e nella varie scelte tecnico/tattiche che gli si presentano. Un minutaggio di 70’ la scorsa settimana con la Primavera, sembrano bastati al numero 15 per riprendere in modo effettivo l’impatto della partita. Peccato per la situazione sfavorevole che ha portato, a seguito di un calcio d’angolo ed una sua marcatura errata, al gol del pareggio ligure per opera di Pellizzer. Per tutto il resto Bentornato Andrea.
CHANCELLOR 5 ½ ALTALENANTE
Il difensore venezuelano dimostra anche in questa occasione di avere la strana capacità di non riuscire mai a convincere del tutto. Interventi ben calibrati lasciano velocemente spazio a marcature errate e scelte spesso discutibili sia in possesso palla che in fase di lettura tattica dell’azione. Inspiegabile come un giocatore in quel ruolo e di quella statura non riesca a diventare il punto di riferimento difensivo per le palle aeree che sistematicamente e soprattutto nelle seconde frazioni delle partite, piovono copiose verso la porta difesa dalle rondinelle. La sensazione comunque è che quando si tratta di formare, in questo caso con Cistana, una linea difensiva con un giocatore che dimostra personalità, il venezuelano dimostra di essere più a suo agio rispetto a compiti di guida verso compagni più giovani che necessitano di continue indicazioni e di fiducia.
PAJAC 5 ½ RECIDIVO
Minuto 50, a seguito di un calcio d’angolo da destra battuto dall’Entella, l’arbitro Fourneau di Roma fischia rigore ai danni del Brescia per una trattenuta di Pajac in mezzo all’aerea. Per fortuna ci pensa Joronen a controbattere il rigore ma per il terzino ex Cagliari arrivato nel mercato invernale a Brescia è la seconda trattenuta in due partite che procura rigore agli avversari. Per il resto dimostra poca precisione per tutto l’arco della gara ed una condizione fisica ancora lontana dall’essere consolidata. Troppi i fraseggi che non sono andati a buon fine. Si propone bene, ma è poco fortunato nella ripartenza di fine primo tempo che vede Donnarumma nei panni del rifinitore, proponendosi e sbracciandosi vistosamente sulla sinistra del compagno che decide però diversamente, facendosi intercettare la palla dai difensori liguri che erano nell’occasione in inferiorità numerica.
VAN DE LOII 6 ½ CONVINCENTE
Pep Clotet, anche se in tribuna per scontare l’espulsione casalinga contro la Cremonese, decide di affidare il ruolo di vertice basso davanti alla difesa all’olandese che in questo delicato momento della squadra vive il ballottaggio con il compagno Labojko per ricoprire questa posizione. Si muove bene nel primo tempo e consente alla squadra di muovere velocemente palla e di avanzare verso la metà campo avversaria. Complice la poca pressione in fase di non possesso palla della squadra avversaria. Come tutto il centrocampo entra in grande difficoltà fisica e tecnica nella seconda parte di gara.
BISOLI 6 INSTANCABILE
Altra prova di grinta e corsa per il numero 25 del Brescia che indossa ormai in pianta stabile la fascia al braccio. Quello con Van De Looi e Bjarnason sembra il centrocampo a 3 probabilmente più azzeccato per presentarsi allo stadio comunale di Chiavari, ma di certo il momento generale pesa nella testa e nelle gambe della squadra e non consente di spiccare in giocate brillanti e particolarmente degne di nota. Solito e instancabile il suo lavoro di sovrapposizioni nonostante non porti a occasioni e conclusioni pericolose.
BJARNASON 6 GENEROSO
Nella prova del centrocampista islandese non mancano mai esperienza e tatticismo, punti forti del numero 31, riuscisse ad abbinare una continuità fisica e intensità durante l’intero arco della gara risulterebbe ancora più funzionale e fondamentale nell’equilibrio del centrocampo. Buono il suo apporto in fase di triangolazioni nella zona laterale sinistra del campo. Partecipa spesso e si propone come appoggio alle palle che partono da Pajac e dalla difesa. Poche però le conclusioni e le imbucate verticali verso la porta difesa da Russo.
SPALEK 5 OGGETTO MISTERIOSO
Numerose le sue candidature nelle formazioni titolari, ma altrettanto numerose le partite in cui il centrocampista slovacco non riesce a lasciare il segno e a diventare funzionale ad allenatore e compagni. Primo tempo decisamente in ombra per lui e secondo tempo altrettanto insufficiente. Unico alibi potrebbe essere la difficoltà di riuscire a liberarsi in mezzo ad un centrocampo folto, in un campo dalle caratteristiche strette e veloci che si sposa poco con la possibilità di defilarsi e di poter ragionare per proporre giocate manovrate. Fatto stà che in quel ruolo e in quella posizione il Brescia necessita di fantasia estro e tecnica. Componenti non esattamente spiccate nelle caratteristiche del numero 7.
DONNARUMMA 5 TROPPO POCO…
Quando un attaccante confeziona una prova incolore come capitato ad AD9 le motivazioni non vanno ricercate solo ed esclusivamente sul singolo giocatore. In questo momento il Brescia non è esattamente la squadra che porta i propri attaccanti a liberarsi attraverso la manovra e a concludere più volte durante l’arco della partita. Ma questa analisi unita ad una “vena ispiratoria” decisamente insufficiente di Alfredo, definiscono bene come il giocatore sia uscito dallo scontro salvezza. Nessuna conclusione nella porta e molti i tentativi provati e falliti di mettersi in proprio per risolvere la gara. Serve da parte di tutti ormai uno spirito combattivo e pratico per allontanarsi il prima possibile dalla zona calda della classifica.
AYE’ 6 ½ IN FIDUCIA
Nell’ultimo periodo, appena ha occasione fa gol. Questa l’analisi positiva dell’attuale campionato del francese che sembra aver acquisito una fiducia e un autostima decisamente importanti. Bello e letale il movimento a liberarsi su calcio d’angolo che porta in vantaggio la propria squadra a seguito di un colpo di testa ben calibrato nella prima frazione di gara. Da segnalare inoltre due sponde interessanti per Donnarumma e Bisoli, le cui conclusioni però si spengono a lato.
MARTELLA 6 VOGLIOSO
Rileva uno stanco Pajac al 57’ e ha a disposizione una buona mezzora per mettere in difficoltà l’allenatore e cercare di riprendersi il ruolo di laterale sinistro. Prova a spingere e rendersi utile dalla metà campo in su ma il momento e il sostegno dei compagni non è esattamente dei migliori visti quest’anno.
JAGIELLO 5 ½ STATICO
Entra al minuto 75 sostituendo Bjarnason e si posiziona come mezzala sinistra. Quando si tratta di subentrare il talentuoso centrocampista polacco non ha mai lasciato particolarmente il segno e anche in questa occasione non riesce ad incidere. Resta comunque una pedina importante a cui aggrapparsi per conquistare una salvezza sempre più in bilico.
SKRABB S.V.
Rileva al minuto 85 lo slovacco e si posiziona trequartista. Troppo poco il tempo a disposizione e poche le palle toccate dal giocatore finlandese.
RAGUSA S.V.
Entra in concomitanza con Skrabb e sostituisce Aye’. Nessuna azione e spunto personale.
MANGRAVITI S.V.
Sostituisce Cistana al minuto 87. Uno scivolone su ripartenza avversaria poteva costare caro ma per fortuna l’azione dell’Entella finisce fuori. Avrà modo e tempo di dimostrare il suo valore.
GASTALDELLO 5 ½ TARDIVO
Lettura della gara e tempistiche dei cambi discutibili per il vice allenatore del Brescia chiamato a guidare dalla panchina i suoi ragazzi. Il continuo cambio di panchina dovuto a squalifiche e situazioni varie verificatesi da inizio campionato non giovano molto l’equilibrio generale della squadra. Fatto stà che ci potevano stare delle sostituzioni effettuate decisamente prima soprattutto nel reparto del centrocampo che dall’inizio ripresa si è visto subito in netta difficoltà. Da buon ex difensore a lui il compito di dare indicazioni e consigli più preziosi all’intero reparto difensivo per riuscire, dalla partita casalinga contro il Cosenza, a soffrire decisamente meno e a ribattere in maniera netta e precisa le offensive avversarie.
Di Nicola Silvestri – Calcio TecNiko Academy