E’ trascorso un anno esatto da quel 3 marzo 2019 quando, in occasione della gara del campionato francese tra Marsiglia e Saint Etienne giocata al Velodrome, Mario Balotelli segno un magnifico gol immortalando quell’attimo con una diretta su Instagram. Una esultanza alla Totti con le immagini postate in diretta a fare immediatamente il giro del mondo e vittoria per 2-0 dei marsigliesi.
Da 12 mesi a questa parte il mondo di Mario Balotelli si è capovolto, in tutti i sensi. Il calciatore ha lasciato la Francia e il Marsiglia per ritornare nel calcio italiano. Lo ha fatto dalla porta principale, quella apertagli da Massimo Cellino. Super Mario è stato il grande colpo dell’estate del Brescia con la volontà del patron biancoazzurro di poter sfruttare la voglia di rivalsa dell’attaccante per conseguire la salvezza.
Sei mesi dopo il tam tam mediatico del suo ingaggio al Brescia, la presentazione lampo alla stampa, Balotelli è divenuto il bersaglio a molte delle critiche alla squadra e al presidente Cellino. 5 gol in 18 partite ed una stagione contraddistinta dalla squalifica di 5 giornate presa in Francia ma scontata nel campionato italiano. A queste di aggiungono le 2 giornate di squalifica per il “vaffa” rifilato all’arbitro in occasione della gara con il Cagliari.
Pochi gol, poche giocate degne di nota ed una sfilza di “vorrei ma non posso” di “poteva fare ed invece non ha fatto”. Gestito a fatica da Corini, silurato da Grosso (poi a sua volta silurato da Cellino) e incentivato da Lopez (fascia di capitano e responsabilità) Mario Balotelli ha ora 13 giornate per cercare di migliorare un trend negativo, una favola fino ad ora che manca di lieto fine.
Un anno fa l’esultanza con il selfie ed il sorriso, quel sorriso che poche volte abbiamo visto sul volto di Mario Balotelli nella sua Brescia. Troppe responsabilità si è detto e scritto, difficile convivenza con una squadra dal tasso tecnico basso si anche vociferato. Diego Lopez sta cercando in tutti i modi di metterlo a proprio agio cercando di far emergere il suo valore “oltre la media” come lo ha definito lo stesso allenatore uruguayano.
Quel che è vero è che Mario Balotelli qualcosa in più lo deve fare, per i tifosi, per la piazza e per una società che ha creduto ancora in lui quando si è trovato solo e senza grandi soluzioni per il suo futuro. Coraggio Super Mario…noi ti stiamo ancora aspettando!
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.