BASKET, GANDINI: “SACRIFICHEREI QUESTA STAGIONE PER LA PROSSIMA”

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Una delle prima decisioni, due giorni prima dall’elezione, è stata quella di fermare il campionato, la prossima decisione, sarà cosa farne di questo campionato. Il presidente della Lega Basket Umberto Gandini, eletto il 9 marzo, primo giorno della chiusura italiana per l’emergenza Covid-19, ha tenuto una videoconferenza in cui ha toccato i punti più importanti legati a questa stagione di Serie A.

“Come Lega e società abbiamo una responsabilità istituzionale: riprendere questa stagione, non mi piace il verbo salvare. Il termine è il 30 giugno perché è la scadenza naturale dei contratti. Poi per il clima: il caldo condiziona la performance sportiva in palasport dove l’aria condizionata non sempre è ottimale. Ogni decisione sarà presa in base all’evoluzione dell’emergenza. Con il sindacato dei giocatori siamo allineati: non costringeremo nessuno, per giocare ci vorranno le garanzie sanitarie e tecnico atletiche».

E per quanto riguarda lo scudetto? A chi assegnarlo?

“Ho una fortuna: non tocca a me decidere, ma alla Federazione con cui il dibattito evidentemente è già in corso. Ognuno di noi ha un’opinione, la maggioranza ha la stessa. Il momento zero su cui fare i conti è la fine del girone d’andata quando tutte le squadre avevano disputato lo stesso numero di partite. La priorità è finire la stagione regolare per garantire un’etica sportiva. Il cambio del format dei campionati non è all’ordine del giorno. La Final Eight può essere un’idea, come ridurre le serie dei playoff”.

In conferenza, c’è stato spazio anche per parlare del prossimo anno e del futuro:

Il 2020-21 sarà quella della rinascita. Non vogliamo comprimere questa a discapito della prossima. Se devo sacrificare tra due figli, scelgo di tenere la prossima. Dobbiamo programmarla pensando che ci saranno Olimpiade ed Europeo. Il 2020 è anche il 50° anniversario della fondazione della Lega Basket ed è nostra intenzione festeggiare come si deve. L’idea è ricominciare con un evento creativo. Una partenza della stagione anticipata, un precampionato centralizzato, non lasciato al caso com’è adesso.

Di Alfredo Novello

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