Corsi, uno striscione, fumogeni e qualche petardo. Così è andata in scena la contestazione del gruppo Brescia 1911 sotto la sede del Brescia Calcio in via Solferino. Nel mirino è finito ancora una volta il presidente Massimo Cellino per la gestione dei prezzi dei tagliandi delle partite interne e quella dei settori dello stadio. “Cellino usuraio” recitava lo striscione appeso sulla rotatoria.
Un clima non certo di festa nei confronti di Massimo Cellino e della società biancoazzurra. La protesta nasce sul “caro biglietti” radicata anche contro la tessera del tifoso quale elemento valido poter accedere in Curva Sud.
Questa sera poco dopo le 18.30 una parte del gruppo Brescia 1911 ha così raggiunto la sede per protestare ed esternare la propria rabbia. Già nei giorni scorsi attraverso un comunicato il gruppo Brescia 1911 aveva alzato la voce sul costo del biglietto nel settore di Gradinata Bassa (47 euro) per la gara contro l’Atalanta.
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