L’EX PRESIDENTE NON E’ NOMINATO DAI CAMPIONI MA A LUI SI DEVE LA LORO PRESENZA
Nel corso dell’intervista rilasciata a ”Che tempo che fa” di Fabio Fazio, le due ex stelle del Brescia, Roberto Baggio e Pep Guardiola, hanno di fatto omaggiato Gino Corioni. Seppur mai nominato nel corso dell’intervento dei due campioni, la reunion televisiva ha fatto riaffiorare alla mente qualcosa che è custodito gelosamente tra i ricordi più belli ed emozionanti della storia centenaria del club.
Fu grazie alla lungimiranza e per certi versi pazzia calcistica della gestione di Gino Corinoni che il Brescia riuscì ad avere nella sua rosa calciatori del calibro di Baggio, Guardiola, Toni, Appiah e Matuzalem. Fondamentale risultò essere la scelta di Carlo Mazzone come allenatore. Grazie alla presenza in panchina del “Sor Carletto” Brescia sbalordì tutti lasciando per qualche anno il ruolo di ”provinciale” per vestire i panni di realtà consolidata e considerata del calcio italiano.
Il periodo più bello per chi ama le gesta della Leonessa durò troppo poco. Tre anni di Mazzone in panchina, quattro quelli del ”Divin Codino” in campo, poco meno di due stagioni quelle del talento catalano. Tanto bastò per innamorarsi di quella squadra: un gruppo di amici, come hanno ribadito Baggio e Guardiola, guidati da un istinto comune, quello di stupire.
Dietro a questo castello di carta, crollato troppo in fretta, c’i’era proprio Gino Corioni a cui va dato il merito di averci regalto delle stelle nel firmamento biancazzurro. L’imprenditore di Ospitaletto fece tanti errori alla guda del club, innegabile, dettati perlopiù dall’amore incondizionato per questa squadra ma regalò anche momenti diventati storia, storia di Brescia e del calcio italiano.
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