L’EX TECNICO: “IMPOSSIBILE PARAGONARE LA MIA IMPRESA ALL’ATTUALE MOMENTO. ROSA CON POCA QUALITA”
Gigi Cagni si salvezze se ne intende. Quella più incredibile fu colta proprio contro il Brescia nella stagione 2016/2017. Una vera impresa quella con i biancazzurri capaci di confermare la permanenza in Serie B cogliendo 19 punti in 12 partite. L’ex allenatore ha parlato al Bresciaoggi:
“Ma non c’è paragone tra la mia esperienza e quella attuale. Quando dissi sì al Brescia andai perché fui convinto. Feci più fatica di quanto pensassi ma riuscì a centrare l’obiettivo. Con presunzione dico che ho messo tanto del mio portando entusiasmo in uno spogliatoio grigio. Oggi queste prerogative sembrano venire a mancare. Io avevo Pinzi, Mauri, Blanchard e Caracciolo, il mio goleador, gente d’esperienza. Poi c’erano giovani come Crociata, Bisoli, Romagna e Torregrossa. Oggi non vedo un giocatore che possa fare la differenza”.
“Sin dall’inizio la rosa aveva dimostrato carenze che tutt’ora si porta appresso. A gennaio serviva integrare giocatori esperti specialmente in difesa e tra i pali con l’aggiunta di una punta che segnasse ma tutto è rimasto invariato, questi sono i risultati. Cellino? Conosco il presidente da 40 anni. Mi ha sempre dato l’impressione di una persona che di calcio capisse: un uomo di pancia ma con la giusta visione del calcio. Mai mi sarei aspettato questi errori di presunzione”.
“Se sarei tornato ad aiutare? No perchè non avrei avuto soluzioni per aiutare la squadra. Dire queste cose mi fa male. Salvezza diretta? Ho sempre detto che il campo non mente. Io guardo gli score specialmente dei gol fatti e gol subiti. Il Brescia è il peggior attacco e tra le peggiori difese. Cambiare i numeri verso fine stagione è dura”.
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