BRESCIA, CELLINO: “LO STATO SALVI IL CALCIO”

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Dalle colonne di Repubblica il presidente del Brescia Massimo Cellino torna a parlare. La voce è quella di un presidente spaventato dalla grave crisi sanitaria in cui versa il paese ma allo stesso tempo preoccupato per il mondo del calcio, del quale fa parte da oltre vent’anni, alle prese con decisioni importanti per il futuro di molti club. Come per i normali cittadini e le industrie anche per i giocatori e le società professionistiche Massimo Cellino chiede attenzione al Governo e allo Stato italiano

Il governo dovrebbe scontare i contributi sugli stipendi dei giocatori. Per lo stato sarebbe una perdita di 150 milioni di euro. Nella più brillante delle previsioni, il campionato potrebbe ricominciare a porte chiuse la prima settimana di maggio e potremmo limitare il danno“.

“Potremmo concedere ai giocatori 25 giorni di ferie e riportarli il 15 aprile. A quel punto le vacanze sarebbero già state organizzate e la campagna potrebbe concludersi tra maggio e giugno. Ma se peggiora di quanto pensiamo, perdiamo cinque mesi”.

Il presidente delle Rondinelle ha affermato che l’ipotesi che suggerisce un playoff in estate è già “obsoleta”, affermando che è inevitabile che Euro 2020 venga rinviato.

“Penso che sia un’idea del presidente della FIGC Gravina, probabilmente legata alla necessità di salvare il campionato europeo. Ma questa è ora un’ipotesi obsoleta. Il campionato europeo sarà sicuramente sospeso. Come puoi continuare se i giocatori non giocano per le loro squadre? “

Cellino ha poi suggerito una nuova legge per estendere i contratti in scadenza…

“Devono essere comunicati i servizi alle emittenti televisive che devono ancora pagare una parte dei diritti. E poi chiederei allo stato un intervento sull’imposta sul reddito personale al fine di dare gli stipendi netti ai giocatori”

“Sarebbe quindi necessaria una legge per estendere tutti i contratti di un anno, per proteggere tutti. Se non lo facciamo, il danno sarà quasi più grave del virus. Gli organi di governo del calcio devono occuparsene. Il primo ministro Conte sta affrontando un periodo difficile, non possiamo aspettarlo”.

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