Eugenio Corini si appresta a tornare per la terza volta sulla panchina del Brescia. Domani nella sfida contro il Vicenza dell’ex Christian Brocchi il tecnico di Bagnolo Mella siederà sulla panchina dello stadio Rigamonti che già lo ha incoronato a re biancazzurro. Carico e motivato l’allenatore gha presentato la partita contro i veneti.
“Loro vengono da alcuni risultati che li hanno rilanciati in classifica quando sembravano spacciati. Merito del lavoro di Brocchi. Mi aspetto un avversario in forma pronto a renderci difficile il percorso. Ma anche la mia squadra ha grandi motivazioni per fare una bella prestazione. In questi giorni abbiamo lavorato duramente sotto ogni profilo: fisico, tecnico e mentale. Non voglio vedere una squadra in ansia ma spensierata e pronta a pendersi la scena trascinando i tifosi. Dobbiamo essere la miccia che accende il nostro pubblico: insieme possiamo fare grandi cose”.
“Io non mi sento il salvatore della patria. Ho portato la mia mentalità fatta di consapevolezza, determinazione e voglia di vincere. Facilitato dalla presenza di alcuni elementi che già conoscevo ho impartito i miei dettami trovando grande disponibilità nei giocatori. Se facciamo quello che abbiamo provato siamo già a buon punto. Generosità e applicazione non devono mai mancare ma vanno lette le situazioni nelle gare. Dobbiamo sempre essere dentro la partita”.
“Ho sentito la vicinanza della città e del club. Il direttore Marroccu ha assistito a tutti gli allenamenti, con lui ho un confronto costante. Una volta c’è stato al campo anche il presidente con il quale abbiamo parlato un paio di volte al telefondo confrontandoci su alcuni aspetti importanti”.
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