E adesso che Brescia schiererà Filippo Inzaghi? La domanda sorge spontanea alla luce di quanto successo negli ultimi giorni. Proprio la schieramento sul campo e la scelta dei protagonisti dal primo minuto come le sostituzioni è stata oggetto di contesa tra allenatore e presidente. La partita contro l’Alessandria dovrebbe dare il primo segnale importante di quanto la pace tra i due protagonisti è stata davvero sancita e su che basi.
L’augurio è di vedere un Inzaghi sereno e deciso nelle scelte, libero di poter scegliere il miglior schieramento da opporre all’Alessandria, senza vincoli, senza pressioni. Chi meglio dell’allenatore può determinare la scelta dell’undici iniziale e dei cambi? Nessuno.
In questo momento storico della stagione più che mai Inzaghi va sostenuto e non pressato, sorretto e non criticato, aiutato e non scavalcato. Come ogni tecnico che si rispetti Super Pippo avrà bisogno di sentire il calore della squadra, della dirigenza e del pubblico dalla sua parte.
Già la partita nasconde numerose insidie incrementate dall’incredibile settimana vissuta dal Brescia. Una preparazione alla partita contrassegnata da soli tre allenamenti con il gruppo per Inzaghi e quella spada di Damocle sulla testa per un esonero che poi è rientrato. Domenica, più che mai, da parte di tutti ci dovrà essere unità d’intenti a sostegno dell’allenatore.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.