BRESCIA, IL CAOS AVVOLGE OGNI SETTORE

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NON SOLO LA PRIMA SQUADRA MA ANCHE IL SETTORE GIOVANILE PALESA DIFFICOLTA’

La mela non cade mai lontano dall’albero. Tradotto: le difficoltà di Massimo Cellino, l’andamento quantomai negativo in campionato della Prima Squadra e le difficoltà del settore giovanile sono lo specchio di una gestione discutibile.

L’ira dei tifosi è sfociata in una protesta che dalle parti di Mompiano non si vedeva dai tempi della presidenza Corioni. Abbandonare la Curva in un momento così delicato rappresenta la protesta più forte che si possa fare. Perchè per un tifoso, un innamorato del Brescia restare fuori rappresenta come una pugnalata al cuore.

Preoccupa l’assenza di una guida solida. La società ha perso la retta via, ha perso la bussola. L’assenza di Giorgio Perinetti, costretto in ospedale, ha fatto perdere al Brescia Calcio un uomo di campo e di spogliatoio come pochi. Attualmente la squadra è priva di una figura cuscinetto che faccia da trade union tra società e squadra.

Pesa, ma non per i numeri in sè (un punto in due partite) un esonero, quello di Alfredo Aglietti. Un allenatore preso senza ragione, senza pensare alla tipologia di organico e alla situazione di classifica. Da qui il reintegro di Pep Clotet a cui spetterà l’arduo compito di rilanciare e ridare fiato ad una squadra in cui pesa la mancanza di uno o più leader.

Nel marasma generale è coinvolto anche il settore giovanile i cui risultati non fanno dormire sonni tranquilli. Vero è che nelle giovanili il risultato può essere fine a se stesso ma comunque importate a livello di obiettivi e valutazioni nel confronto con gli avversari.

La mancanza di armonia nella gestione quotidiana si percepisce. Anche le problematiche non mancano come l’acqua calda al San Filippo, tra le altre….A questo si aggiunge l’assenza dei due direttori attuali per alcune settimane (fino ad aprile) per effettuare il corso federale “Responsabile del Settore Giovanile” (174 ore!) : la gestione sarà affidata verosimilmente alla segreteria in un momento caldo della programmazione per la stagione prossima.

Dulcis in fundo negli ultimi 6 mesi moltissime realtà sul territorio, le cosidette affiliate, hanno abbandonato i colori biancoazzurri andando a potenziare le vicine Cremonese, Inter e Milan.

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