BRESCIA, INIZIO CHE FA BEN SPERARE MA PIEDI PER TERRA
9 PUNTI IN 4 PARTITE, GIOVANI IN RAMPA DI LANCIO E IL CREDO DI CLOTET CHE PIACE
Alzi la mano chi pensava ad un Brescia nelle zone altissime della classifica dopo 4 giornate di campionato. Noi sinceramente no! Ma questo ci piace, e non poco. Guai tuttavia ad enfatizzare quanto di buono la squadra biancazzurra sta facendo in campionato. Per dirla alla bresciana “testa bassa e pedalare”. Perchè di strada da fare ce n’è ancora tanta. Perchè il percorso è appena iniziato ma di certo chi ben comincia è a metà dell’opera.
9 punti in 4 partite frutto di 3 vittorie ed una sola sconfitta, pur brutta che sia stata. Ma questo è il campionato di Serie B dove un Brescia pratico, con concetti di gioco interessanti ma ancora da affinare porta a casa due vittorie, le ultime, non propriamente pulitissime. Ma tanto basta per incamerare 6 punti pesanti che avvicinano l’obiettivo della salvezza.
Piace l’idea di gioco di Pep Clotet nella quale si prova a giocare a calcio, con pressing alto e buone trame di gioco. Vero, al Brescia attuale manca la continuità per tenere questi ritmi per gran parte della gara ma siamo solo al primo mese di partite. L’idea concettuale è interessante specialmente quando gli ultimi arrivati, Viviani e Benali su tutti, potranno dare il loro contributo alzando il tasso tecnico.
C’è comunque da migliorare specialmente nelle amnesie difensive e nel cinismo in attacco. Soffrire fino alla fine non sempre paga e mette a rischio le coronarie dei tifosi. Quando si può si deve segnare, quando si può in difesa si deve spazzare! Piace lo spirito dei giovani e la qualità messa in mostra. Galazzi fa impazzire per personalità e giocate, Jallow piace per la disinvoltura. Bene anche i redividi Mangraviti e Papetti…senza dimenticare il coraggio di Clotet di lanciare un 2005 e un esordiente nel momento caldo della sfida con il Perugia.
Dal punto di vista tattico c’è poi l’argomento Moreo a tenere banco. Per il principio “chi vince ha sempre ragione” Clotet fa bene a tenerlo come trequartista alla Ralph Spaccatutto dovendo correre per 3 e sacrificarsi per 5. Ma così facendo si perdono le caratteristiche del bomber da doppia cifra della scorsa stagione. Nulla da togliere ad Ayè ma probabilmente una staffetta con l’attaccante milanese, in base ad avversario e alla tipologia di partita, sarebbe più congeniale. Ma per ora va bene così ma su questo argomento occorrerà rifletterci.
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