BRESCIA, INZAGHI RIPARTE CON UN PUNTO…E UN FURTO! NEGATO AL 95′ UN RIGORE

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Inzaghi riparte con un punto frutto di un gol nel finale di Moreo a rispondere alla rete di Corazza. Ma il veleno era nella coda con un rigore clamoroso negato alle rondinelle. Netto il fallo di mano di Ba in area di rigore. Resta la prestazione opaca con poche ideee e giocatori un po’ confusi.

Nel Brescia Inzaghi sceglieva il 4-3-1-2. Senza Adorni e Proia squalificati con Behrami out per infortunio, il tecnico dava spazio a Mangraviti in difesa con Baijc al fianco di Ayè in attacco. Alle loro spalle Jagiello. Nonostante la scossa data dalla Curva Nord Brescia, accompagnatrice d’eccezione del pullman della squadra dalla partenza dall’hotel del ritiro a Brescia Est fino al Rigamonti, e quanto accaduto in settimana non dava la giusta carica alla squadra di Inzaghi.

I primi 45′ erano sulla falsa riga di quelli visti negli ultimi 99 giorni a Mompiano. Poche idee, attacco bloccato e senza occasioni. Quelle vere e più pericolore sono state scagliate dall’Alessandria all’indirizzo di Joronen. Il portiere era miracoloso sulla botta di Corazza propiziata da un errato disimpegno difensivo del Brescia. Poco dopo l’estremo finlandese ringraiava la dea bendata e la traversa a salvarlo dalla conclusione a giro di Kolaj.

Nella ripresa Inzaghi lasciava negli spogliatoi Bajic e Van de Looi inserendo Moreo e Bertagnoli. Il ritrmo della sfida aumentava, il Brescia era più vivo. Al 50′ un tiro di Leria sfiorava il bersaglio grosso: palla sull’esterno della rete.

Nwl momento migliore del Brescia a colpire era l’Alessandria. La rete del vantaggio era segnata da Corazza, bravo a trovare la zampata giusta per il gol del vantaggio degli ospiti. Facile il tap-in da due passi dopo un miracolo di Joronen. A tenere im gioco la punta piemontese era un sonellino di Pajac.

Inzaghi si affidava anche all’estro di Tramoni e di Bianchi. I due nuovi entrati confezionavano l’azione conclusa in rete da Moreo per il gol dell’1-1. Era l’89 e nel finale solo la poca convinzione e i pochi attributi dell’arbitro e del VAR non concedevano al Brescia un solare rigore per fallo di mano in area di Ba. Invece di decretare il penalty il direttore di gara mandava le squadre negli spogliatoi.

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