BRESCIA, L’EX AGLIARDI: “VI RACCONTO DI BAGGIO, BALOTELLI E DELLA JUVE”

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E’ cresciuto nel settore giovanile del Brescia Calcio bruciando le tappe. Fisico possente, potenza e muscoli e quel desiderio di emergere che lo ha fatto diventare giocatore. Federico Agliardi, ex portiere delle rondinelle è ora il punto di riferimento del Cesena della rinascita. Con lui abbiamo ripercorso le sfide con la Juventus passando dall’indimenticabile 1-1 dello stadio Delle Alpi con gol di Roberto Baggio alla gara di domenica dello Stadium.

Federico, se pensi alla Juventus cosa ti viene in mente?

“Ho avuto la fortuna di giocare contro la Juve in tutti e tre gli stadi: Comunale, Delle Alpi e Stadium. E’ in assoluto tra le squadre più forti con le quali mi sia battuto. Alle sfide contro i bianconeri ho legato molti ricordi: dalla panchina con il Brescia di Mazzone all’impresa sfiorata con il Bologna in Coppa Italia dove siamo stati eliminati ai supplementari finendo per l’ultima gara giocata con il Cesena. Giocare contro tanti campioni ha sempre un fascino speciale”.

Agliardi trafitto da Ibrahimovic in Juventus-Palermo

Da ex giocatore del Brescia che idea si è fatto sul momento vissuto dalla squadra?

“E’ innegabile non vedere un Brescia in difficoltà. Non è certamente un momento facile quello vissuto dai biancoazzurri. In questa fase del campionato devi cercare di fare il colpaccio contro una grande squadra per tenere il passo della quart’ultima cercando di non farla scappare. I colpi contro le grandi squadre sono quella linfa e quella carica che infondono fiducia nel credere fino in fondo alla salvezza. Il Brescia ha ancora tempo a disposizione ma non va più sprecato”.

Cosa secondo te non ha funzionato fino ad ora nei meccanismi della squadra di Massimo Cellino?

“Non è mai facile farsi un’idea di cosa non stia funzionando. Il campionato di Serie A è un campionato complicato e difficile dove la qualità ed il collettivo hanno un valore enorme nell’economia dell’andamento di una squadra. Il rammarico personale è vedere la squadra così in difficoltà dopo un ottimo avvio di stagione. Cerco però d’essere fiducioso: il Brescia ha ancora possibilità di salvarsi”.

Parliamo di Mario Balotelli: come giudica sin qui il campionato dell’attaccante del Brescia?

“Parlare di Mario è sempre delicato, vivere sotto i riflettori non è mai facile. Io sono convinto che sia un ragazzo d’oro che però deve prendersi le sue responsabilità. Deve essere il trascinatore vero di questo Brescia. Si vede che tiene alla maglia. Mi auguro che da qui alla fine faccia la differenza trascinando la squadra alla salvezza”.

Torniamo indietro con la memoria: domenica 1 Aprile 2001, Juventus-Brescia 1-1 capolavoro di Roberto Baggio….

“Era una delle mie prime panchine con il Brescia. Quel giorno e quel gol me lo ricordo come fosse ieri. Di quell’azione vidi il fantastico lancio di Pirlo che pareva non scendere mai. Quando Baggio saltò Van Der Sar con quello sto magnifico scattai subito in piedi, avevo capito che aveva fatto una magia e mi persi la palla in fondo alla rete. Solo un attimo dopo, vedendolo esultare con Hubner sotto i tifosi capii cosa stava succedendo. Per Roberto era tutto normale, per me era una cosa incredibile. E’ stato un’onore esserci”.

Il capolavoro di Roberto Baggio con la Juventus

Cosa significa Brescia per Federico Agliardi?

“Brescia è la squadra del cuore. E’ la società che seguo e per la quale tifo. Arrivato ad un certo punto della mia carriera ho riflettuto sul mio passato in biancoazzurro: mi sarebbe piaciuto avere più continuità nelle stagioni nelle quali ho indossato la maglia delle rondinelle. Tornarci? Sarebbe bello poterci chiudere la carriera a Brescia. A livello emozionale sarebbe incredibile”.

Ora però è punto di riferimento del Cesena, società desiderosa di tornare nell’Olimpo del grande calcio

“Cesena è la mia seconda casa. Quando sono venuto qui abbiamo fatto salto dalla Serie B alla Serie A. Ho vissuto anche il fallimento ma siamo ripartiti. Sono orgoglioso di aver fatto parte della storia di questo club, è una piazza affamata di calcio. Giocare davanti a 10 mila spettatori è davvero unico. Anche se giochi in Serie D ti senti un vero giocatore. E poi Brescia e Cesena sono anche gemellate….”

Un ultima battuta Federico, che partita ti aspetti e che consiglio ti senti di dare al Brescia di Diego Lopez?

“Per affrontare questa Juventus dovrà esserci un Brescia che baserà la sfida sull’agonismo e la corsa. Proprio come ha fatto il Verona. La chiave può essere il ritmo alto. E poi sfruttare anche la mezza palla che si può presentare nell’arco della partita. Nella sfida d’andata il Brescia giocò una grande partita, sogniamo tutti un colpaccio allo Stadium”.

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