Il secondo esonero di Corini avrà scombussolato ancora di più le idee di un gruppo che per la terza volta deve affrontare un cambio in panchina. Dopo Corini e Grosso ecco Diego Lopez.
Ma il cambiamento il Brescia deve farlo soprattutto in campo. A secco di vittorie dal 14 dicembre e con 4 sconfitte nelle ultime 5 partite sul groppone. Difficile esorcizzare il pensiero della Serie B vedendo questi numeri. Durante la partita con il Bologna il Brescia è parso in caduta libera. Una squadra orfana di idee e di motivazioni che però devono farsi vive contro l’Udinese domenica. Che non ci sia spazio ad errori lo si dice da tempo. Ora che il tempo stringe ogni occasione è vitale se si vuole sperare ancora in una salvezza che, ad oggi, avrebbe del clamoroso.
I punti dal Lecce sono soltanto quattro, ma continuando a sciupare occasioni il divario si farà sempre più ampio. In questo campionato inoltre, i risultati a sorpresa sono dietro l’angolo. Il Brescia ha un disperato bisogno di un assestamento difensivo, soprattutto sulla sinistra, e di un centrocampo che riesca in modo concreto ad azionare l’attacco. Finora non è stato così e i numeri sono lì a dimostrarlo: 20 gol fatti e 41 subiti in 22 giornate. In più le conclusioni verso la porta sono veramente poche: solamente 169 tiri. La media più bassa della categoria.
A Lopez dunque l’arduo compito di ridare al Brescia un’anima e un’identità. A partire da domenica.
Di Michele Iacobello
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