BRESCIA-PESCARA: LE PAGELLE DI CALCIO TECNIKO

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JORONEN 6 GUARDINGO

Il portiere finlandese nella gara interna contro il Pescara si vede con il “contagocce”, questo testimonia la presunta “sterilità” delle azioni avversarie. Presunta…appunto perché proprio in una delle minime occasioni create dagli avversari, si vede difronte l’ex compagno e capitano Dessena, che raccoglie una deviazione sfortunata di Ndoj, si presenta in area bresciana e sigla il gol dell’ex e la beffa per la formazione bresciana. Paura al 32’ quando per cercare di impattare fuori area una palla calciata direttamente dalla difesa pescarese, calcola male l’uscita e per poco non si scontra con Chancellor. Per fortuna Ceter non è lesto e non approfitta. Si riscatta poi, da calcio d’angolo da sx uscendo inizialmente scomposto nella propria area di rigore, ma istinto e posizione gli permettono di deviare direttamente sul palo il pericoloso colpo di testa di Scognamiglio.

KARACIC 6 ½ FUNAMBOLICO

Turno di stop per lui a Reggio Emilia la scorsa settimana, dove il tecnico ha preferito risparmiarlo e farlo riposare. Contro la squadra allenata da Grassadonia si riprende la fascia laterale di destra. Conferma ciò che di buono aveva fatto intravedere nelle ultime apparizioni. Attento in fase difensiva dove deve collaborare con Papetti e propositivo in fase di spinta arrivando spesso nella zona profonda della difesa ospite. Rimedia un giallo discutibile per essere intervenuto in scivolata prendendo palesemente il pallone. L’azione migliore della partita la colleziona lui scambiando bene con Bisoli e presentandosi al cross, cercando e trovando libero Jagiello per la conclusione.

PAPETTI 5 ½ ACERBO

Attestato di stima per lui da parte di Clotet, che dopo il doppio intervento pericoloso contro la Reggiana nei minuti finali al Mapei Stadium, decide di proporlo fra i titolari in coppia con Chancellor per sostituire la pesante assenza di Andrea Cistana. Dopo due minuti di gioco “rompe” il ghiaccio rinviando letteralmente fuori dallo stadio una palla che transitava a mezza altezza nella sua zona di copertura. Far partir l’azione tecnicamente non è esattamente una delle sue doti migliori e cerca sistematicamente di appoggiarsi a Chancellor e Van De Looi risultando però spesso lento e poco efficace. Qualche buon intervento si alterna a giocate scomposte, vedi quella dove rimedia un giallo (arancione) entrando a martello sull’attaccante pescarese. Lascia il posto a Mangraviti al minuto 65.

CHANCELLOR 6 LINEARE

Compagno di reparto inedito anche per il venezuelano che ben aveva figurato nell’ultimo periodo in coppia con Cistana. Papetti ha altre caratteristiche e si sa, il numero 4 delle rondinelle non spicca quando si tratta di “comandare” il reparto arretrato. Effettua comunque una prestazione lineare con poche sbavature, tralasciando appunto la situazione che lo vede calcolare male una traiettoria direttamente da palla ferma su rinvio avversario, dove rischia di scontrasi direttamente con il proprio estremo difensore lasciando cosi la porta sguarnita. A seguito di un calcio d’angolo ben battuto da Pajac da destra, trova il giusto tempo di inserimento, impatta di testa e offre ad Ayè un buon assist per il tapin, ma purtroppo il francese è in leggero ritardo e non concretizza una buona occasione.

PAJAC 5 ½ IMPRECISO

Clotet lo ripropone nel suo “naturale ruolo” di terzino sinistro, rinunciando a Martella per una problematica muscolare del siciliano. L’ex Cagliari e Genoa non spicca nella gara e risulta fin da subito poco attento commettendo piccoli errori di valutazione e in possesso palla non è un vero e proprio punto di riferimento. Paradossalmente si era comportato meglio nelle vesti di trequartista per 2 partite consecutive. Batte gli angoli da destra sfruttando il suo elegante sinistro e sfiora il gol, stampando, in collaborazione con una netta deviazione pescarese, il pallone direttamente sul palo sinistro della porta difesa da Fiorillo.

VAN DE LOOI 5 ½ TIMOROSO

Si ripropone come perno del centrocampo “riprendendosi” i gradi di mediano davanti alla difesa. Fisicamente sempre attento a recuperi e raddoppi in favore dei compagni, ma nella giornata al Rigamonti l’olandese appare da subito poco ispirato nel verticalizzare e nel cambiare velocemente settore. Matematiche e semplici i suo appoggi e le sue triangolazioni, non che questo sia sbagliato, ma sopratutto nella seconda frazione di gioco, dove le idee scarseggiano, cambi repentinei di fronte e proposte in verticale potevano rappresentare un arma da giocarsi fino in fondo. Meglio nel primo tempo dove il Pescara lasciava ampio spazio di manovra al Brescia e i centrocampisti avversari salivano poco a contrastare il suo raggio d’azione.


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BISOLI 6 GENEROSO

Compone insieme a Van de Looi e Bjrnason il centrocampo che probabilmente qualunque compagine avversaria non vorrebbe affrontare. Il reparto di centrocampo bresciano ha nel suo interno, giocatori di eperienza e tecnicamente molto validi per la cadetteria. Lo testimoniano i gol e gli assit procurati dalle mezzale della formazione di Clotet. Dimittri contro il “delfino” si muove bene nella sua zona di competenza e si sovrappone spesso a Karacic dialogando con Jagiello in posizione avanzata rispetto alla sua. Non riesce tuttavia a trovare la giocata o l’imbucata giusta per fare la differenza. Resta pur sempre una garanzia e una certezza. Lascia il posto all’albanese Ndoj al minuto 67.

BJRNASON 6 ½ GUIDA

Il “vichingo” in settimana è stato descritto dall’allenatore come insostituibile. E come dargli torto…vero leader e ispiratore l’islandese rappresenta la pedina più pericolosa del centrocampo biancoazzurro. Il suo rendimento e la sua capacità di “soffrire” sono oro per Clotet. Bravo nell’azione che porta al vantaggio, dove pressato da due avversari è preciso ad addomesticare una palla a mezza altezza e al secondo tocco libera in zona centrale Jagiello che segna. Non si risparmia mai neanche in fase difensiva dove spesso la sua intelligenza tattica gli permette di controbattere le avanzate degli avversari. Sempre più prezioso.

JAGIELLO 6 ½ FASTIDIOSO

Il tecnico cambia modulo inserendo le due punte e un solo trequartista dietro di loro. Il polacco è il designato naturale per ricoprire questo ruolo e da subito fa valere le sue doti tecniche e di posizionamento. Al primo tentativo è bravo, con uno stop orientato a calciare e indirizzare direttamente alle spalle di Fiorillo e regalando la prima e purtroppo ultima gioia di giornata. In quella posizione il Pescara lo soffre e cera sempre di “tamponarlo” con i raddoppi dei centrocampisti. Si nota spesso anche lateralmente sul fronte offensivo dove cerca e trova spazio per dialogare con mezzali e laterali. Poco dopo il gol Ayè è bravo a liberarlo in mezzo all’area ma il suo sinistro finisce abbondantemente a lato. Bravo a tornare l’assist al francese nella seconda frazione, dove le posizioni si invertono ed è proprio il numero 20 a non impattare correttamente in rete da posizione si laterale, ma anche ravvicinata alla porta.

DONNARUMMA 6 SOTTO ESAME

99 minuti di gioco, un tiro nello specchio della porta e tanto impegno. Questa la cartolina e la sintesi della prestazione di Alfredo che è al centro ormai da tempo di un vero e proprio dibattito, tra tifosi e addetti ai lavori, riguardo alla sua attuale situazione rispetto alle gerarchie di squadra e società. Pochi se lo aspettavano titolare dopo i numerosi allenamenti frazionati con la squadra nelle ultime settimane. Fatto stà che con il Pescara Clotet cambia modulo e interpreti e ripropone AD9 in coppia con AYE’. Il numero 9 non è brilante, questo è più che normale, tuttavia dimostra un impegno migliore rispetto alle ultime sue apparizioni. I compagni soprattutto nella seconda frazione faticano a servirlo correttamente e anche per questo la sua prestazione non è certo da incorniciare. Può rappresentare una piacevole sorpresa per la fine della stagione o l di là del vincolo contrattuale di un ulteriore anno la sua avventura a Brescia è da considerarsi al capolinea?

AYE’ 5 ½ INCONCLUDENTE

Tornato al gol contro la Reggiana purtroppo non riesce a ripetersi con il Pescara. L’occasione forse più ghiotta gli e la propone Jagiello nel secondo tempo dove il francese un po’ scoordinato non impatta bene con il piatto sinistro e spedisce a lato il pallone. Bravo a rubare palla invece nella prima frazione alla difesa pescarese propone un ottimo assist proprio al polacco sul dischetto del rigore dove il calcio è diverso, di controbalzo sinistro, ma la il risultato lo stesso. Palla a lato. Lavoro sporco per lui che tiene impegnata la difesa ospite, la sua collaborazione con Donnarumma non è particolarmente efficace e i due non eseguono scambi o conclusioni degne di nota.


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MANGRAVITI 5 DELUDENTE

Sostituisce Papetti al minuto 65. Cambio discutibile del tecnico che nonostante le buone condizioni fisiche del ragazzo milanese decide di “ritoccare” il reparto arretrato cercando rafforzarlo con l’inserimento di Massimiliano. Il numero 14 non dà tuttavia un contributo particolarmente positivo, sia in fase difensiva dove non spicca per caratteristiche, ma neanche quando si tratta di gestire e proporre palloni per centrocampo ed attacco.

NDOJ 5 ½ TIMIDO

Cambio opposto rispetto a quello della partita precedente, dove proprio l’albanese è uscito per permettere l’entrata a Bisoli. La speranza era quella di inserire un giocatore tecnicamente più valido di Dimitri, con caratteristiche globali nettamente diverse, ma che potesse rompere gli equilibri e sfruttare quelle doti balistiche e di conclusione che l hanno fatto particolarmente apprezzare nella vittoria interna con il Pordenone. Non incide però particolarmente, pur muovendo bene palla da sinistra a destra. Anche lui oggetto misterioso, dovrà lavorare sulla continuità di prestazione per migliorare e tentare il salto di qualità.

RAGUSA S.V.

Entra e rileva Jagiello all’82simo, quando confusione e poco equilibrio contraddistinguono il momento della gara. Non si vede e i compagni lo servono poco.

CLOTET 5 ½ CONFUSO

La sua gestione e le sue scelte sono state spesso rivolte ad un impianto di gioco e un posizionamento in campo dei propri ragazzi ben preciso e consolidato. Contro gli abruzzesi mischia le carte sia a livello di interpreti( 6 diversi rispetto alla precedente gara) sia a livello di modulo tornando ad un 4 3 1 2 e premiando la coppia d’attacco Donnarumma Ayè. Esperimenti i suoi o valutazioni riferite a come presentarsi al meglio contro una difesa avversaria “schiacciata”? Da capire e interpretare la gestione dei cambi. Togliere un centrale difensivo per un altro centrale ha sortito qualche dubbio e anche sulle gestioni di Ndoj e Mateju due giocatori di spessore, che però vengono alternati e oscurati spesso e volentieri. Il mestiere dell’allenatore è molto delicato e difficile ma sarebbe un vero peccato mettere in discussione una sua gestione fin qui positiva delle situazioni e della squadra.

A cura di Nicola Silvestri

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