BRESCIA-PISA: LA STRANA PARTITA DI LORENZO LUCCA
Il magic moment di Lorenzo Lucca è confermato oltre che dai numeri dai fatti. Il suo nome è in cima alla lista dei desideri della Juventus con Milan, Inter e Roma alla porta. L’attaccante del Pisa, 12 presenze e 6 gol in stagione, è tra i talenti più cristallini del calcio italiano. 20 milioni di euro: tanti ne chiede il Pisa per il cartellino. E pensare che questo giocatore era del Brescia….
Solo quattro stagioni fa Lorenzo Lucca era l’attaccante principe della Primavera del Brescia allenata da Elia Pavesi. Quello con i biancazzurri fu un anno da incorniciare per il bomber Moncalieri. 21 gol in stagione dei quali 16 in campionato e 5 in Coppa Italia oltre al titolo di capocannoniere del girone. Numeri a non convincere Massimo Cellino e l’allora direttore sportivo Stefano Cordone a sborsare i 50 mila euro di riscatto al Torino proprietario del cartellino.
Come scrive il Bresciaoggi in edicola l’avventura di Lorenzo Lucca al Brescia prese forma nell’estate del 2018 grazie all’intuizione di Francesco Marroccu e dell’allora responsabile del settore giovanile Christian Botturi. Prelevato dal fallimento del Vicenza, l’attaccante fu inserito nella Primavera di Pavesi con la volontà di farlo crescere per poi lanciarlo in Prima Squadra. Alla corte di Eugenio Corini il classe 2000 si presentò diverse volte in allenamento non trovando mai l’occasione di debuttare in Serie B.
Nonostante ciò Lucca firmò con il Brescia un pre-accordo di 5 anni da validare a fine stagione, cosa che non accadde. Mentre il Brescia festeggiava la vittoria del campionato e la promozione in Serie A Francesco Marroccu si separò da Cellino. L’addio del direttore sardo aprì il fronte alla rinuncia del patron del Brescia, e del ds Cordone, al riscatto di Lucca il quale, nel frattempo, aveva cambiato procuratore passando da Lancini a Imborgia.
L’attaccante tornò al Torino per poi passare a gennaio 2020 al Palermo. Dalla Sicilia è iniziata la parabola ascendente della nuova promessa del calcio italiano pronto a giocare da avversario una sfida, quella di sabato, dai contorni particolari.
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