BRESCIA, RABBIA DI RIGORE: ECCO IL DOSSIER DEGLI ERRORI ARBITRALI (foto)
SE DOBBIAMO RETROCEDERE LO FAREMO PER DEMERITI NOSTRI NON PER ERRORI ALTRUI
Il Brescia non parla, tace e manda giù bocconi amari per gli ultimi torti arbitrali subiti. Prima Modena, poi Bari e infine Cagliari: tre facce della stessa medaglia con metri di giudizio evidenti e differenti. Ciò che è accaduto nella prima parte del secondo tempo nell’area del Cagliari proprio non è andato giù ai tifosi e al club. Il fallo di mano in area da parte del bresciano Dossena è talmente evidente che non ci sarebbe nemmeno modo e tempo per discutere se solo Fabbri e il pool di arbitri al Var avessero decretato la massima punizione. Ed invece le polemiche insorgono allorquando nessuno ha avuto la cortezza di fischiare un rigore sacrosanto a favore del Brescia. Non esiste nessuna interpretazione plausibile per quanto successo: il mani è evidente e interrompe la traiettoria della palla che sarebbe finita in area piccola dove Bisoli e Van de Looi erano appostati e pronti per provare a scaraventarla in rete. Tra le altre cose il potenziale rigore era sul risultato di 0-0 e avrebbe potuto indirizzare la partita. Per cui, senza se e senza ma, quello è rigore! Poco dopo invece, nessun dubbio ma lo ammettiamo, nel decretare il penalty per il Cagliari traformato da Lapadula.
Contro il Bari succedeva che Mallamo toccava in maniera evidente la palla con il braccio, per di più rargo, nel tantativo di fermare la sfera. Come si vede dalle immagini l’arbitro Giua è vicinissimo e potrebbe prendere di propria responsabilità la decisione di decretare il rigore per il Brescia. Ed invece si affida alla sala Var che controlla e non ritiene necessario intervenire per assegnare il rigore alle rondinelle. Anche questo è un episodio determinante avvenuto sull’1-0 per il Bari a una decina di minuti dal termine della sfida.
Contro il Modena la sfida è stata decisa nei minuti finali per un fallo di mano in area di Papetti. Secondo la regola il fallo c’è ma se utilizziamo lo stesso metro di giudizio dei precedenti casi allora qualche dubbio viene. Perchè il movimento di Papetti è involontario nella sua torsione e in maniera accidentale la palla sbatte sul suo braccio. Ma in questo caso l’arbitro Serra e la sala Var di dubbi non ne hanno avuti. Dal dischetto Falcinelli ci castigava togliendoci anche quel misero punticino che avremmo anche meritato di prenderci.
La riflessione vien da sè: se dobbiamo retrocedere lo vogliamo fare per demeriti nostri che possono anche essere tanti e giustificti ma giocandocela ad armi pari contro tutte le altre nostre avversarie. Ed invece gli errori arbitrali stanno minando il cammino del Brescia che avrà i suoi difetti ma va rispettato, fino alla fine.
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