Il Brescia chiude il 2019 con il rammarico. Da Parma dopo una buona prestazione condita da tantissimi errori la squadra di Corini esce dal campo con un punto in tasca frutto dell’1-1 del Tardini. Al gol di Balotelli, entrato nella ripresa replicava il bresciano Grassi al 92’. Ora la sosta al terzultimo posto della classifica.
Partita scialba e bloccata fino al 20’ quando Chancellor da azione d’angolo, sfiorava il gol. Immediata la riposta del Parma con Joronen a superarsi su Gervinho. Parata strepitosa dell’estremo difensore finlandese al rientro. Poco dopo ancora Joronen era determinante su Kulusevski e Chancellor su Gagliolo nella ribattuta.
La grande occasione da gol per il Brescia capitava sui piedi di Donnaruma il quale, sfruttando un retropassaggio sciagurato di un difensore si trovava la porta spalancata. Incredibilmente l’attaccante, capocannoniere della scorsa Serie B e del Brescia attuale spediva fuori tra lo sconcerto generale.
Tanti e troppi gli errori come quello di Romulo che dava il via ad un contropiede micidiale del Parma con la conclusione in diagonale di Hernani con palla a lato di un nulla. Nella ripresa il Brescia premeva sul piede dell’acceleratore alla ricerca del gol del vantaggio. Donnarumma dopo 15’ alzava bandiera bianca per infortunio muscolare: dentro Mario Balotelli.
L’ingresso del numero 45 dava brio alla manovra delle rondinelle. Su traversone basso di Mateju Spalek, davanti al portiere, sbagliava clamorosamente la porta inciampandosi. Ma era Mario Balotelli a caricarsi la squadra sulle spalle e al 71 Super Mario deviava in rete la palla calciata verso la porta da Ernesto Torregrossa. Per Balotelli era il 4 gol con il Brescia in campionato, raggiungendo Donnarumma nella speciale classifica dei bomber delle rondinelle in stagione.
Ma nel finale la beffa clamorosa: Kulusevki senza pressione metteva in area di rigore un traversone sul quale Grassi staccava anticipando Cistana mettendo palla in fondo al sacco per il pareggio. Ennesima grande occasione buttata al vento perla squadra di Corini che, furibondo, veniva cacciato per proteste.
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