BRESCIA: SENZA TIRI IN PORTA DURA VINCERE

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L’EQUILIBRIO E IL POSSESSO PALLA SONO EFFIMERI RISPETTO ALLA RICERCA DELLA VITTORIA

Trincerarsi dietro a frasi come “Ma la partita l’abbiamo fatta noi” oppure al solito e enigmatico termine “equilibrio” che nel calcio vuol dire tutto o il contrario di tutto non aiuta. Quella frase buttata lì a fine gara dopo la sconfitta contro il Modena da Gastaldello (“Fino all’espisodio del rigore la partita era in equilibrio”) non può essere accettata. Non di fronte ad una prestazione come quella messa in campo dal Brescia martedì sera. Dell’equilibrio non se ne fa nulla ne poi non crei una azione da gol. E’ vero, come dice Gastaldello, che prima del vantaggio dei canarini era stato i Brescia ad avere una chance per vincere con Bisoli. Ma rivedendo l’azione il tutto nasce da un fortunoso rimpallo e non dalla costruzione di una trama di gioco utile a mettere in condizione il capitano di segnare.

Il Brescia tiene bene il campo, vero, ha un discreto possesso palla, altrettanto vero, ma è lento e prevedibile. La formazione biancazzurra non riesce quasi mai a costruire occasioni nitide da gol. Gli attaccanti sono costretti a lottare con palloni sporchi e mai puliti, sono costretti in molti casi ad arretrare il proprio raggio d’azione perdendo metri preziosi ìe freschezza per essere lucidi davanti alla porta. Il Brescia manca di imprevedibilità: il solo Olzer, ma a partita in corso e non dall’inizio, è in grado di darla.

Statistiche Brescia-Modena:

Ad avvalorare la nostra tesi ci sono i numeri che purtroppo nel calcio non mentono mai. Osservate le statistiche della sfida con il Modena: balza subito agli occhi il dato degli zero tiri in porta e delle zero parate del portiere ospite!

Il dato preoccupante è proprio la mancanza di conclusioni a rete. Gagno, estremo difensore del Modena, non ha nemmeno lavato i guanti dopo la gara del Rigamonti essendo stato inoperoso. Un dato su cui riflettere a toccare evidentemente le corde del 3-4-1-2 modulo che ha funzionato all’inizio della stagione ma che ora, complice un po’ di stanchezza e qualche acciacco, sta facendo pagare dazio alle rondinelle. Serve una inversione di tendenza immediata, serve un cambio di rotta sul piano del gioco e della costruzione altrimenti il rischio è di vedere più spesso partite come quella con il Modena.

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