BRESCIA, TONFO CHE FA MALE: IL KO DI ASCOLI SA DI CONDANNA

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CLAMOROSA SCONFITTA IN SUPERIORITA’ NUMERICA: GASTALDELLO E LA DIFESA GRAVENTE INSUFFICIENTI

Un ko che sa di resa. Una sconfitta figlia di scelte conservative di un allenatore che non osa mai, nemmeno in superiorità numerica, nemmeno dopo aver ripreso l’avversario sul 2-2. Ruolo per ruolo, il matra di mister Gastaldello affossa le speranze del Brescia di vincere. L’Ascoli batte le rondinelle 4-3 condannandole alla 18° sconfitta e all’ultimo posto in graduatoria. La Serie C è purtroppo sempre più vica.

Al fischio d’inizio Gastaldello a sorpresa schierava un Brescia sulla difensiva. In campo Bjorkengren e Listkowski, fuori Rodriguez e Ndoj. Al contrario Breda schierata tutti gli uomini d’attacco a disposizione. Dopo 18′ di difficoltà evidente il Brescia passava in vantaggio. Clamoroso errore della difesa dell’Ascoli in uscita. Ayè rubava palla servendo poi l’accorrente Galazzi bravo a sua volta a servire il liberissimo Listkowski che non sbagliava. Sul finale di prima frazione Galazzi si faceva male, al suo posto Rodriguez. Ma al 42′ arrivava il pareggio dell’Ascoli. Traversone di Falasco sul quale Adorni mancava il pallone sul quale si avventava Mendes che non perdonava. Il gol rinvigoriva i padroni di casa, ancora Mendes metteva i brividi con una girata dal cuore dell’area con Andreancci pronto alla parata.

La ripresa si apriva con il vantaggio dell’Ascoli: altro errore di Adorni, leggerissimo nella marcatura. Forte faveca valere le sue abilità e metteva palla nell’angolo. Al 64 episodio chiave: Simic toccava la palla di mani, il VAR confermava il penalty. Dal dischetto Ayè era freddo e tornava al gol. Simic, doppio giallo veniva espulso. Il gol dava nuova linfa al Brescia: Ayè si creava una ghiotta occasione per il 3-2 ma la calciava malamente in tribuna. Gastaldello cambiava a 15′ dalla fine: dentro Ndoj e Bianchi per Bjorkengren e Ayè. Cambi strani. Finale rocambolesco. Annullato il gol di Bianchi per fuorigioco di Bisoli millimetrico e al 91′ Caligara segnava il gol del 3-2 sfruttando un calcio di rigore per fallo di mano di Niemejier. Un gol sa di condanna alla retrocessione. E Marusa, un ex, rendeva ancora più amara la sconfitta. Bisoli, uno dei pochi a salvarsi, segnava in mischia il 4-3 finale.

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