È decisamente un’estate anomala e strana quella di Ernesto Torregrossa. Come scrive il Bresciaggi in edicola l’attaccante italo-venezuelano sta probabilmente vivendo il momento più delicato della sua esperienza bresciana. Un periodo difficile trascorso tra pensieri e noie muscolari. Ad oggi “Torre” è uno dei pochissimi giocatori a disposizione di Delneri ad aver disputato una sola amichevole, quella contro la Pergolettese.
Assente Milan, l’attaccante ha saltato anche il test di mercoledì contro il Renate. Defezioni ad alimentare dubbi e voci di mercato. Il numero11 biancoazzurro è sul taccuino di molti club. Hellas Verona, Sampdoria e Parma lo cercano con insistenza. Per il Brescia è incedibile.
Ad oggi “Torre” ha indossato 116 volte la maglia del Brescia con 36 reti all’attivo. Suo il gol della salvezza contro il Trapani nel 2017. Suo uno dei gol più della Serie B 2019/2020, quello contro la Salernitana. Suo anche l’ultimo sigillo in Serie A dei biancoazzurri: rete messa a segno su rigore nella ripresa della sfida contro la Sampdoria con la fascia di capitano.
Quel giorno, quando Gastaldello lasciò il campo al 13′ della ripresa, si assistette ad un passaggio di consegne. 29 giorni dopo quel gesto si è rivelato inutile. Attraverso un comunicato il club di via Solferino ha annunciato di voler affidare quella fascia ambita, sognata e coccolata, al braccio di Dimitri Bisoli.
Ernesto ha accettato complimentandosi con il compagno e mettendosi a disposizione. La ferita però c’è ed è tutt’ora sanguinante così come l’idea di variare qualcosa per il futuro. Per il momento la prima mossa è stata cambiare agente: da Davide Torchia a Luca Puccinelli (procuratore tra gli altri di Tonelli, Saponara, Destro e Diamanti). La seconda? C’è tempo fino a 5 ottobre.
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