Dal calcioscommesse alla rinascita a Ciliverghe fino al volontariato. E’ lo strano percorso di Filippo Carobbio. L’ex allenatore della formazione bresciana militante in Serie D si è messo a disposizione per rispondere al centralino del comune di Nembro, nella bergamasca, tra i più colpiti dal Covid-19.
Lo racconta la Gazzetta dello Sport riportando alcune importanti frasi di testimonianza di Filippo Carobbio. L’ex allenatore del Ciliverghe, 40 anni da poco compiuti, si è messo volontariamente a disposizione della popolazione di Nembro. Un gesto tanto bello quanto efficace a ripulire la macchia e l’aurea negativa che lo affliggeva dopo lo scoppio dello scandalo “Calcioscommesse” nel 2011.
“La gente è spaventata, ha bisogno di informazioni: chiedono di tutto, dalle mascherine, i guanti e informazioni sugli spostamenti. Nembro è il mio paese. L’ufficio da dove rispondo si affaccia sulla piazza e vederla vuota ogni mattina è triste: la sensazione è che le cose stiano andando un po’ meglio e spero di veder questa piazza ancora piena di gente e bambini”.
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