Nel corso dell’intervista rilasciata all’Unione Sarda Massimo Cellino ha parlato della difficile stagione vissuta dal Brescia indicando in un “allenatore” ed un “giocatore” la causa dei principali mali e degli errori più gravi commessi dal patron biancoazzurro in tema di valutazioni. La domanda è legittima: ma chi sono?
«Il Brescia è ultimo in classifica meritatamente. Ho fatto degli errori immensi, non da Cellino, con un giocatore e con un allenatore. E chi sbaglia, paga. Se dovessi retrocedere, lo farei a testa alta. Perché non tutti hanno il bilancio come il mio e si nascondono dietro il coronavirus».
Analizzando la dichiarazione emergono pochi dubbi riguardo a chi fosse indirizzata la stoccata da vero sciabolatore poichè di fioretto, in questo caso, c’è ben poco. Basta un briciolo d’immaginazione ed il gioco è presto fatto. Consultandoci anche con esperti in tema di calcio, giornalisti e direttori sportivi abbiamo dedotto che l’allenatore ed il giocatore corrispondono all’identikit di Eugenio Corini e Mario Balotelli.
Per Eugenio Corini il discorso è abbastanza facile. Troppo poco il tempo di Fabio Grosso per incidere, altrettanto del “figlio” Diego Lopez. Tante invece sono state le dichiarazioni pronunciate da Cellino all’indirizzo del tecnico di Bagnolo Mella (spesso ingiustificate) prima e dopo i due esoneri. Una problematica, quella con Corini, nata in estate con il famoso rinnovo contrattuale e le perplessità avanzate sulla sua incapacità di gestione della rosa nel massimo campionato.
Per Mario Balotelli il discorso è invece abbastanza logico. A bocciare Super Mario, colpo da maestro di Cellino dal punto di vista mediatico in estate, sono i numeri. 19 presenze e 5 sole reti all’attivo con ben 8 giornate di squalifica (5 ereditate, 2 contro il Cagliari e quella da scontare per somma di ammonizioni se il campionato riprenderà). Dopo il famoso comunicato contro le dichiarazioni dell’attaccante sulla Juve è arrivata la rottura definitiva tra presidente e giocatore. Cellino è conscio d’aver perso la scommessa di riportare il giocatore in auge in Italia. Non a caso le voci di un addio di Mario Balotelli sono sempre più frequenti.
Intuizioni, supposizioni? Vero è che Massimo Cellino non ha fatto nomi e cognomi limitandosi a dire “allenatore” e “giocatore” ma l’escursus della stagione parla chiaro, le mosse fatto dal patron biancoazzurro altrettanto. Ma magari ci sbagliamo, magari no….
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