Nessuno sciopero come millantato nelle scorse ore da parte dell’Associazione Italiana Calciatori ma l’agitazione nel sindacato dei calciatori rimane alta. La domanda alla quale si cerca di dare una risposta è la solita: è giusto continuare a disputare il campionato?
“A nostro modo di vedere non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza ai nostri associati e bisogna ridurre al minimo le nostre attività – ha spiegato il vicepresidente Umberto Calcagno-. La funzione sociale è quella di mandare il messaggio, di far capire in che stato siamo. I calciatori non sciopereranno ma la nostra richiesta è quella di sapere se è logico andare avanti. Ci devono garantire che possiamo fare spostamenti, rientrare o uscire dalle zone rosse. È ovvio che ho paura delle conseguenze di uno stop, ma devo prima di tutto garantire la salute ai nostri associati”.
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