L’ex portiere del Brescia Emiliano Viviano ha parlato ai microfoni di TMW Radio della drammatica situazione vissuta in queste settimane dalla provincia e della città nella quale ha deciso di vivere.
“Insieme a Bergamo abbiamo vissuto una tragedia. La situazione è drammatica, poi la provincia di Brescia è enorme. Non credevo che potesse essere così grave. Purtroppo so di persone che sono morte o che attualmente stanno male. Anche nel mondo del calcio abbiamo vissuto del presidente della Pergolettese. L’unica cosa da fare è rimanere a casa. Io ormai ho perso il conto di quanto sono chiuso qui”.
“A Brescia sono uscito solo una volta in due settimane. Questa zona è già poco frequentata, ma è tutto deserto. Non ricordo nemmeno da quanto tempo sono in casa”.
“Al momento pensare al calcio è impossibile. Pensare al futuro del pallone ora, detto da chi vive per il calcio, non è concepibile”.
“Riprendere il campionato? Ognuno porta acqua al proprio mulino. Bisognerebbe far quadrato tutti e capire cosa è meglio per tutti, non solo per pochi. Quando muore la gente, si pensa ad altro. Mi viene da piangere a pensare a queste discussioni”.
“Le mie giornate le trascorro tirando due calci in giardino, si aiutano i figli a fare i compiti, si legge, ci si allena un po’. La giornata passa, in qualche maniera”.
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