DAL COSENZA…AL COSENZA, DUE ANNI DOPO

NELLA MENTE E NEGLI OCCHI LA RETROCESSIONE SUL CAMPO SPAURACCHIO DI QUESTA STAGIONE

Dici Cosenza e gli incubi iniziano a riaffiorare, le lacrime a scendere sul viso di tifosi dannatamente costretti in questi anni a fare i conti con la mediocrità, quella che colui che oggi governa il Brescia Calcio aveva promesso di cancellare durante il suo regno.

Di quei fantasmagorici progetti nemmeno l’ombra se non di una squadra chiamata nuovamente a salvare la pelle per non cadere nell’inferno della Serie C, con tutto il rispetto del mondo per questa categoria.

Cosenza rievoca brutti ricordi di una notte di ordinaria follia, dentro e fuori dal campo che nessuno mai potrà cancellare. Era il 1° giugno del 2023, playout di B, match sospeso sul risultato di 1-1 con conseguente retrocessione delle rondinelle salvate dal ”caso Reggina” e riammesse dopo un iter burocratico lungo una intera estate in Serie B.

A distanza di 2 anni ci risiamo. La differenza è che non si tratta dell’ultima giornata ma sicuramente di una sfida da dentro o fuori. Oggi il Cosenza è fanalino di coda, il Brescia dopo il ko nel derby con il Mantova la prima squadra dei playout.

Vincere conterà più di ogni altra cosa, altri risultati sarebbero vissuti come un vero fallimento e avvicinerebbero tremendamente quello che i tifosi del Brescia hanno purtroppo già vissuto.

Nel messo di voci di possibili cambi societari dei quali Cellino sembra infischiarsene andando dritto per la sua strada c’è una squadra da sostenere, un allenatore delegittimato da incoraggiare, un ambiente depresso da rinsavire.

Cosenza sarà tappa fondamentale per le speranze salvezza delle rondinelle. Perchè il baratro è dietro l’angolo, è ad un solo passo di distanza. Conta solo vincere, per la maglia, per la città, per i tifosi.

Forza Brescia!