E’ stato per anni oggetto di discordia tra tifosi. Il suo passaggio, nell’estate del 1992 dal Brescia all’Atalanta fece molto discutere. Oggi, a distanza di tanti anni Maurizio Ganz, che nel cuore ha ancora le emozioni vissute a Brescia e Bergamo, si augura presto una risalita delle due città che tanto ha amato e per le quali ha combattuto su un campo di calcio.
Attraverso le colonne del Corriere della Sera l’ex attaccante delle rondinelle e della Dea ha parlato del suo passato tra Brescia e Atalanta:
“Mi sento fortunato ad essere amato da una tifoseria come quella bresciana e dell’Atalanta. Non è da tutti. Io in campo ho sempre dato tutto. Sono felice di aver lasciato un bel ricordo”.
“Oggi la rivalità non ha senso d’esistere. Ora siamo in guerra e tutti dobbiamo combattere lasciando da parte le inimicizie. Dobbiamo essere uniti più che mai. Restare in casa è la cura migliore per permettere a medici e infermieri, che rischiano la vita ogni giorno, di curare i malati“.
“A Brescia e Bergamo ho molti amici i quali mi riportano le difficoltà di due città ferite. Non mi spaventa il numero dei contagi ma dei morti. Parliamo di due città di lavoratori, sapranno sicuramente rialzarsi”.
“Striscione tagliato? Gli stupidi ci sono sempre. La rivalità tra le due piazze, Brescia e Bergamo ha sempre vissuto comunque nel rispetto”.
“Serie A? Se ci sono le condizioni per terminare la stagione è giusto portarla avanti ma al momento è prematuro fare previsioni. La nostra priorità oggi non è il calcio“.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.