GERMANI: CON TORTONA ARRIVA LA PRIMA SCONFITTA DOPO 14 VITTORIE

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Prima o poi la striscia di vittorie della Germani era destinata a finire: la sconfitta arriva a Casale Monferrato, contro una Tortona capace di ribaltare la Germani con le sue stesse armi. Finisce 81-74, con Brescia che esce a testa alta.

E che gioca, come a Napoli, un primo tempo stellare. Salvo poi arenarsi in un terzo quarto giocato dai padroni di casa con la medesima intensità pazzesca che i biancoazzurri avevano messo in campo nei primi 2 quarti.

La chiave di volta è il maledetto terzo quarto in cui succede di tutto. Maledetto e non potrebbe essere definito diversamente: perché aldilà dei 30 punti segnati da parte di Tortona nei 10’ dopo la pausa lunga, in campo succede di tutto.

Ad esempio Petrucelli, che nel primo quarto ne aveva combinate più di Bertoldo ai malcapitati piemontesi, si ritrova con 3 falli spesi in 4’ di gioco, incluso un tecnico per proteste per un fallo addebitato a lui quando nell’azione precedente la medesima azione era stata sanzionata con un fallo in attacco di John.

Persa la sua intensità, Brescia si incarta: bravissima Tortona a bloccare Mitrou-Long ed a menare in continuazione Della Valle, estraniandoli dal gioco. Ancora di più a girare la partita a suon di triple, dopo il 17% registrato in 21’ al tiro pesante.

Brescia va in crisi, da lepre diventa inseguitrice di chi ha subito lo stesso trattamento poc’anzi. Aggiungiamoci un metro arbitrale incomprensibile che manda su tutte le furie coach Magro, che si prende un tecnico per proteste – sacrosante – ed avremo l’idea che la Germani per recuperare il -8 del 30’ debba fare un’impresa; 62-54 recita il tabellone del palaFerraris di Casale, dove dietro al canestro c’è un mega striscione della Junior con tanto di fotografie varie tra le quali l’omaggio di Casale e Biella al povero Gabriele Fioretti, compianto dirigente che ha salutato la compagnia troppo presto.

Un Everest da scalare in infradito, a gennaio. Eppure con lo stesso ardore di un 18enne neopatentato alla guida di un pandino 4X4, Brescia si rifà sotto: 64-63. Il tempo per girare la frittata ci sarebbe; il fiato è quello che è, però. E Tortona ha la stessa fiducia che Brescia aveva dimostrato nei primi 20’. Tra un fischio cervellotico e l’altro e qualche libero di troppo stampato sul palo, la Germani si riscopre Della Valle- dipendente. Ma stavolta il piemontese non riesce a strappare il successo che serviva.

E vince Tortona, che interrompe la striscia di Brescia: 14 vittorie, il record si ferma lì. Il processo di crescita no. Una sconfitta che servirà a tutta la squadra, che a fine partita è stata applaudita a lungo da tutti i tifosi della Germani. Che per quasi 40’  hanno sovrastato a livello di tifo i colleghi di Tortona.Ora è tempo di guardare avanti, e di ritrovare un po’ di energie. Sabato arriva Reggio Emilia (ore 18), che non sembra intenzionata a lasciare il proprio scalpo alla mercè della Leonessa.

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