Gigi Cagni è stato eroe in campo e sulla panchina del Brescia. L’allenatore ha ripercorso le tappe della sua storia d’amore con la squadra e la città ai microfoni di TMW Radio. Tanti aneddoti e tanto affetto quello espresso da Cagni per i colori biancoazzuri e alcuni compagni di avventura.
“Il primo approccio con il Brescia? Avevamo fatto un torneo interno e la mia squadra vinse e vincemmo un prosciutto. Si facevano cose divertenti in ritiro. C’erano De Paoli, che è stato un grande centravanti, poi Cinquetti e Fanti. E’ stato un bel periodo”.
Il rapporto d’amicizia con Beccalossi e Altobelli:
“Beccalossi l’ho sentito recentemente. Erano stati miei ragazzi a Brescia, erano nella Primavera. In un’amichevole a Brescia mi fece un tunnel Beccalossi dopo pochi minuti, io subito lo presi per l’orecchio e gli dissi di non farlo più. Spillo era un fenomeno”.
Nel suo diario il racconto della straordinaria salvezza con il Brescia:
“Non riesco a vivere tutte le emozioni. Ho scritto tutta l’esperienza di quella salvezza con il Brescia ma anche della mia vita da calciatore e allenatore”.
Brescia per sempre nel cuore…
“Sono nato lì, in un quartiere del centro. Era un quartiere che aveva un’umanità incredibile. Ci sono tornato non molto tempo fa ma è cambiato tantissimo ma è sempre un tuffo al cuore“.
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