Alice Degradi è arrivata alla Millenium a gennaio, poco prima che il campionato venisse interrotto. Nel frattempo da casa si allena, porta avanti gli studi e ha riscoperto una sua grande passione. Questa la sua intervista esclusiva a Bresciasport.net.
Come sta passando questa quarantena Alice Degradi?
“Sto studiando. Mi manca un esame per laurearmi. Ho ritrovato la chitarra e sto imparando nuovamente a suonarla. Poi mi alleno con mia mamma e guardo la tv. Niente di speciale insomma, cerco di tenermi in forma e leggo. La sto affrontando un po’ come capita. La mattina seguo la lezione, poi nel pomeriggio suono un po’ e mi alleno. Sto cercando di organizzare bene gli allenamenti”.
Hai compiuto gli anni pochi giorni fa, festeggiamenti rimandati a quest’estate.
“Da un lato sono contenta perché ho avuto la fortuna di festeggiarlo con la mia famiglia. Io solitamente sto via molto per la pallavolo. Diciamo che il lato positivo di questa quarantena può essere questo”.
Quando hai sviluppato la passione per la chitarra?
“Da piccola suonavo, ma le lezioni di chitarra si sovrapponevo con quelle di pallavolo e ho dovuto scegliere. E’ da tanto che l’avevo in camera e quando l’ho ripresa in mano ho rotto anche delle corde mentre l’accordavo. Adesso sto imparando da sola, con i consigli di alcuni amici che la sanno suonare bene”.
Com’è nato l’amore per questo sport?
“La passione per la pallavolo è nata grazie a mia mamma, anche lei ci giocava. In realtà quando ero piccola volevo giocare a calcio. Mi piaceva molto e spesso giocavo di fronte a casa di mia nonna. Andavo sempre con mio nonno a vedere i ragazzini che si allenavano. Poi ho deciso di provare la pallavolo e mi è piaciuta subito. Inoltre mi veniva molto facile e questo mi ha aiutato”.
Nonostante la giovane età hai già giocato in diverse squadre e hai avuto una chiamata in nazionale.
“Sono molto contenta di quello che sono riuscita a fare finora. Voglio migliorarmi sempre più e provare a raggiungere qualche obiettivo in più. Anche con la nazionale è stato bellissimo essere convocata e spero che possa ricapitare. Ho tanti sogni, ma cerco di pensare passo dopo passo”.
Sei arrivata a Brescia poco prima che fermassero la stagione. Che impressione hai avuto?
“Brescia mi ha fatto un bellissima impressione. Ho visto un bell’ambiente fatto di bravissime persone, molto preparate. Sono contentissima delle persone che ho conosciuto e mi è spiaciuto tanto non terminare la stagione”.
A gennaio la squadra si stava anche rialzando.
“E’ stato un grande peccato. Avevamo un bel gruppo e ci siamo aiutate tanto. Il momento dello stop lo stavamo sfruttando per mettere apposto tutti i meccanismi. Sarebbe stato bello vedere finire la stagione”.
Jessica Rivero ci ha confidato che il suo sogno sarebbe l’Olimpiade. Il tuo?
“Ovviamente l’olimpiade sarebbe un sogno incredibile. E’ la massima aspirazione per un atleta. Ovviamente so che ci sono tantissimi giocatori forti in Italia e non sarà semplice”.
Dopo la carriera sportiva, cosa vorresti fare?
“A dire il vero non so cosa farò. Ho scelto la facoltà che mi garantisce più sbocchi possibili come ingegneria gestionale. Mi piace molto la vita fuori dalla pallavolo. Stare con i miei amici oppure avere l’opportunità di conoscere nuove persone. L’estate scorsa ho fatto uno stage in azienda e mi è piaciuto tanto. Non so come sarà dopo la pallavolo, però mi piace l’idea di fare qualcosa di diverso”.
Come valuti la decisione dello stop del campionato?
“Penso sia stata una decisione necessaria. Non c’erano più le condizioni per svolgere né allenamenti né partite. Finire la stagione regolare era impossibile però magari sarebbe stato utile tenere aperte le porte ad una finestra estiva. Soprattutto per aiutare i club che hanno investito tanto e dare un segnale di ripresa“.
Michele Iacobello
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