Sono ore frenetiche anche per quanto riguarda il CIO. Il dilagare della pandemia ha messo in ginocchio l’Europa e la quasi totalità delle federazioni olimpiche nazionali non hanno l’opportunità di riunire le squadre.
Solo in tre occasioni finora le Olimpiadi si sono fermate. Erano il 1916, il 1940 e 1944. Gli anni delle grandi guerre. Ora il mondo è di fronte ad un’altra grande emergenza e gli organi decisionali potrebbero infatti rinviare la rassegna olimpica, ma non di qualche mese bensì di almeno due anni. A riportarlo è il Corriere Dello Sport.
L’ultima parola ovviamente spetta al presidente CIO Bach che in queste ore si trova a Losanna per decidere cosa fare. A mettere ancora più in bilico la fattibilità dei giochi è la positività del numero 2 CIO Kozo Tashima.
La prossima data utile quindi è quella del 2022 quando si avranno nello stesso anno le Olimpiadi invernali di Pechino e quelle estive a Tokyo. Le federazioni olimpiche nazionali si aspettano che la decisione di Bach arrivi prima di giovedì, quando la fiaccola olimpica dovrebbe arrivare in Giappone.
Michele Iacobello
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