ORGOGLIO BRESCIA, MA LA REGINA È TARANTO

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La Gruppo Consoli Centrale McDonald’s combatte, resta nel match nonostante un avvio in salita e prova con tutto quel che ha a resistere alla corazzata Taranto, determinata e cinica. Brescia cede in quattro set, lottando con orgoglio, e chiude con onore una stagione che ha regalato ai suoi  tifosi la prima Finale della storia di Atlantide

Taranto è determinata a centrare la promozione al primo tentativo: parte carica, gioca senza errori e mette tanta pressione a Brescia, che in avvio è più fallosa dai nove metri e in prima linea. Nonostante le buone difese, gli errori le costano il primo set. Nel secondo, i Tucani recuperano uno svantaggio pesante, ma non riescono a girare l’inerzia del match, complici il servizio e il block di casa, decisamente efficaci. Brescia reagisce e tiene il break nella terza frazione: grazie ad una migliore correlazione muro- difesa mette sotto i padroni di casa e esprime il suo miglior gioco. Nel quarto parziale, l’ultimo assalto: sotto 15-11, i Tucani recuperano e costringono Taranto ad un testa a testa dal 16 al 21 pari, quando un pizzico di fortuna e un ottimo Padura Diaz  – top scorer con 22 punti – regalano la Superlega alla Prisma. Brescia esce a testa alta e comunque appagata da un finale di stagione in cui ha dato tutto: grande volley, spettacolo e divertimento.

PRISMA TARANTO  – CONSOLI CENTRALE McDONALD’S     3 – 1

(25-15; 25-20; 21-25; 25-22)

Starting six

Brescia schiera Tiberti e Bisi, Cisolla e Galliani in posto quattro, Esposito e Candeli al centro, con Andrea Franzoni libero.

Per Taranto ci sono Coscione e Padura Diaz, Parodi e Gironi a banda, Alletti e Di Martino al centro con Goi libero.

Match in pillole

Bisi parte bene, ma anche Alletti, che sul suo turno di battuta lancia il break con cui la Prisma vola sul 7-3. Tiberti e Cisolla difendono con rabbia, Gallo passa in pipe (9-7), poi un paio di imprecisioni in attacco e i tanti errori al servizio facilitano il lavoro di Taranto, mai fallosa (18-12). Diaz gioca sulle mani del muro bresciano e trascina; Zambonardi prova Cogliati e Tasholli, ma la Prisma e galvanizzata e non fa sconti (25-15).

Alletti in primo tempo stacca 7-3; Parodi spara out la pipe e Gallo trova un ace che dice che Brescia non molla (11-9). Tiberti si oppone con caparbietà agli attacchi pugliesi e Bisi lo premia agguantando il pareggio a 13, con battute a attacchi efficaci. Gironi mette in difficoltà la ricezione bianco blu e il suo muro carica la Prisma (20-16); l’opposto bianco blu avvicina 21-19 col mani out, poi Parodi trova il block che vale il set ball e l’ace fortunoso a seguire chiude i giochi (25-20).

Trascinata dai primi tempi e dal muro di Esposito, Brescia passa per la prima volta in vantaggio (6-9) e gioca in maniera fluida e più continua. La ritrovata correlazione muro-difesa dei Tucani concede il 12-14; Galliani trova l’ace del 14-17. Fiore, dentro per Gironi, accorcia 18-19, ma Diaz spara out senza muro il 20-23 e Gallo sigilla il set (21-25).

Nel quarto set, Gallo mette fine ad uno scambio estenuante (5-4) e Bisi agguanta il pareggio a 7, ma non basta: la vena pugliese non è esaurita e un doppio Parodi riporta i suoi sopra (13-10). La difesa di Tiberti permette a Galliani di accorciare e il capitano, tirando dalla linea di fondo, avvicina ancora (15-14). Il solito Ciso si incarica del colpo che scotta per il 16 pari e la sfida si accende : punto a punto, con l’attacco bresciano a tenere l’equilibrio fino a 21. Poi una palla di Gironi, di nuovo dentro per Fiore, e l’ace fortunato di Diaz concedono il match ball ai padroni di casa, trasformato dal cubano al secondo tentativo (25-22). La Prisma conquista la promozione in Superlega con merito e non senza fatica.

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Il commento

Coach Zambonardi: “Abbiamo perso una partita combattuta, contro una avversaria molto forte e carica: i ragazzi hanno dato il massimo e provato a portare la sfida a gara 4. Purtroppo il sogno si è interrotto, ma dobbiamo ricordarci di questa stagione memorabile per gettare le fondamenta per la prossima”.

Alberto Cisolla: “Peccato, ci abbiamo provato fino alla fine, provando a recuperare contro una grande squadra. Onestamente, ha vinto il migliore; Taranto ha giocato meglio e meritato la promozione. Detto questo, dobbiamo essere orgogliosi e soddisfatti per un epilogo di stagione epico. Ci siamo guadagnati un pezzettino in più rispetto alla finale di Coppa Italia dello scorso anno; possiamo essere fieri di questo traguardo, raggiunto sul campo e battendo in serie lunghe, non in gare secche, avversarie quotate. Atlantide continua a crescere e contiamo di fare ancora meglio in futuro”.

Tabellino

BRESCIA: Orlando, Tasholli 1, Tiberti, Cogliati,  Bergoli ne, Bisi 15, Franzoni (L), Galliani 17, Candeli  7, Esposito 7, Cisolla 10, Tonoli ne, Ghirardi ne. All. Zambonardi.

TARANTO: Fiore 3, Coscione 1, Parodi 16, Alletti 8, Cottarelli, Presta ne, Padura Diaz 24, Gironi 8, Goi (L) , Persoglia ne, Hoffer ne, Cominetti , Cascio (L) ne, Di Martino 8. All.: Di Pinto.

Note:

Ace Brescia 3, Taranto 4

Battute sbagliate Brescia 18, Taranto 15

Muri  Brescia 5, Taranto 9

Attacco Brescia 46%,  Taranto 52%

Ricezione Brescia  58% (24% perfetta),  Taranto 69% (26% perfetta)

Durata: 23’ 25’ 27’ 30’ Totale: 1h45.

Arbitri: Giorgia Spinnicchia e Matteo Talento.  Addetto al Video Check: Felice Curci

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