Il calcio di Serie A si è fermato. L’ultima gara disputata è stata quella tra Sassuolo e Brescia nella quale i biancoazzurri hanno mestamente perso per 3-0. Ora palla ferma fino al prossimo 3 aprile, e poi? La domanda sorge spontanea nella speranza che tutto possa riprendere laddove si è interrotto, vale a dire la 27° giornata della massima serie con il Brescia ospite della Fiorentina.
E se invece il calcio fosse costretto a fermarsi per sempre? Un’ipotesi non tanto velata vista la gravità della situazione in cui versa il nostro paese. Secondo quanto scrive Repubblica l’assegnazione dello scudetto e le retrocessioni sarebbero congelate.
Un qualcosa che non è mai accaduto ad oggi dal 1915. Non esiste una giurisprudenza né un precedente a cui appellarsi, lo statuto non prevede soluzioni. La classifica verrà disegnata dal Consiglio federale scegliendo il criterio che più riterrà opportuno.
Lo scudetto non verrebbe assegnato non essendo stata completata la totalità delle gare della stagione mentre in Champions League andrebbero le prime 4 dell’attuale classifica, poi quinta, sesta e settima in Europa League.
Per quanto riguarda le retrocessioni, ci sarebbe già un nutrito gruppo di presidenti spinge per il congelamento: troppo penalizzanti con 12 giornate ancora da giocare. In A resterebbero quindi le 20 squadre di questo campionato, a cui aggiungere le 2 di Serie B che ad oggi avrebbero titolo per essere promosse così facendo i playoff non sarebbero giocati.
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