SERIE A: SE SI GIOCA SARA’ SOLO A PORTE CHIUSE

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Il calcio italiano è ancora alla ricerca della medicina migliore per risolvere il male di una stagione maledetta. “Quando riprendere e se riprendere?” sono le domande che assalgono i pensieri dei presidenti delle società di calcio ma allo stesso tempo anche i palazzi che governano il mondo del pallone. Tra i club di Serie A c’è spaccatura tra chi vorrebbe riprendere e concludere la stagione a chi invece, come il Brescia, avrebbe già deciso di finire qui il campionato senza l’assegnazione di scudetti e retrocessioni.

I due fronti si stanno affrontando a viso aperto in quella che sembra una battaglia dall’esito incerto. A fronte di quanto accade nel resto del mondo pare pure una barzelletta. Ma gli impegni economici dei club e gli introiti circolanti attorno al calcio sono innumerevoli. Da qui sta nascendo lo studio per salvaguardare il patrimonio ed il giro d’affari milionario.

L’unica certezza ad oggi sicura è le porte chiuse per i resto della stagione. Se si riprenderà a giocare per chiudere la stagione ad ogni costo lo di farà senza pubblico, in stadi deserti o addirittura in campi neutri. Impossibile pensare a rivedere stadi gremiti di gente e tifosi sugli spalti. Da qui nasce una seconda riflessione: che senso avrebbe dunque continuare con questo triste spettacolo?

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