Dopo la riunione video di mercoledì tra tutti i presidenti di A1 la sensazione è quella che il campionato non riprenderà.
La situazione sanitaria del nostro Paese per ora ha bloccato tutti gli sport e prevedere una ripresa è molto complicato. Specialmente se si tratta di sport di contatto come la pallanuoto. Mercoledì i presidenti di A1 si sono nuovamente incontrati in una riunione video per decidere cosa fare di questo campionato.
Le misure restrittive in essere fino al 3 maggio di fatto bloccano qualsiasi ripresa agonistica e inoltre alcune regioni hanno imposto misure ancora più severe riguardo alla chiusura degli impianti. L’ostacolo più grande però per la ripresa del campionato è quello legato alle rose delle squadre. Solo l’AN Brescia ha impedito agli stranieri di tornare nei Paesi di origine, mentre altre società hanno liberato i giocatori già a metà marzo. Ecco quindi che si troverebbero delle formazioni incomplete e diverse rispetto al girone d’andata e in questa situazione di forte crisi sanitaria sarebbe quasi impossibile il ritorno in Italia degli atleti.
Durante la riunione è stata definita anche quale sarebbe la modalità di chiusura della Serie A1. Il campionato infatti sarebbe congelato senza vincitore e senza retrocessioni. Dall’A2 verrebbero promosse solamente due società portando così il prossimo campionato a 16 squadre. Per questo motivo anche la formula del prossimo campionato potrebbe variare con la creazione di 4 gironi all’italiana oppure due gironi da 8 come il format ungherese. Insomma, tutte ipotesi messe sul tavolo e che verranno ridiscusse più avanti.
Quel che sembra certo è che la stagione 2019/2020 sia definitivamente conclusa.
Michele Iacobello
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