JORONEN 7 ½ INESPUGNABILE
Ennesima prova di spessore per l’estremo difensore che anche in terra veneta si conferma Top Player per la categoria e vero punto di forza delle Rondinelle. Compie un autentico miracolo sul doppio tentativo ravvicinato di Bocalon al 29simo della prima frazione di gara. Se pur fortunato in quest’occasione Jesse dimostra, come sempre, senso della posizione e istinto naturale. Uscite basse corrette e un intervento pericoloso al 90’ completano nuovamente una prova superlativa per il numero 1 bresciano.
KARACIC 7 COSTANTE
Da quando l’allenatore ha deciso di schierarlo sulla fascia laterale di destra, togliendogli compiti di spinta e responsabilizzandolo, come per tutto il reparto arretrato, ad una fase difensiva più attenta e grintosa, la squadra sta conoscendo un giocatore decisamente duttile e utile agli equilibri. Costantemente in raddoppio ad aiutare centrocampisti e attento nelle diagonali difensive, sono diverse le occasioni che lo vedono positivamente coinvolto con interventi duri ma corretti. Da migliorare a livello tecnico alcuni traversoni nelle ripartenze che lo vedono protagonista, ma la squadra sembra quella giusta.
CISTANA 7 CHIAVE DI SVOLTA
Terza partita in 7 giorni per Andrea dopo le belle prestazioni di Entella e Cosenza in casa. Che sia fondamentale il suo apporto e la sua presenza nella linea difensiva del Brescia, ormai è chiaro a tutti. Clotet non vuole privarsene neanche in laguna e il giocatore lo ripaga con una prestazione all’insegna della semplicità e del tempismo, caratteristiche fondamentali per un difensore ma assolutamente mai scontate. Atteggiamento propositivo per lui, soprattutto quando si tratta di anticipare gli avversari anche in zona decisamente più avanzata del suo naturale raggio d’azione. Guida i compagni e alza il baricentro della squadra. Peccato vederlo uscire per presunto infortunio al minuto 67 lasciando posto al giovane Papetti. Da valutare attentamente condizioni e il rientro.
CHANCELLOR 6 ½ ORDINATO
Parte in coppia con Cistana e termina la gara al fianco di Papetti. Prova convincente per il numero 4 che sembra aver trovato una fiducia e una tranquillità che mancavano da tempo. Giornata positiva per lui anche in fase di possesso dove riesce a dialogare in modo funzionale sia con i compagni di reparto che con il perno più avanzato Van De Looi, eccezion fatta per quella svista che poteva costare cara, dove con un improbabile palla orizzontale regala il possesso ai veneziani al minuto 5 del primo tempo, appena fuori area. Per fortunal’attacco del venezia non sembra decisamente in giornata.
MARTELLA 6 ½ PENDOLINO
L’aria della laguna sembra rinvigorire anche il terzino siciliano, che riesce a convincere l’allenatore e a candidarsi come giocatore affidabile. Macina chilometri e si rende sempre disponibile con Bjarnason e Jagiello a triangolazioni e possessi spesso finalizzati a Cross e conclusioni. Diverse le occasioni e numerosi suoi tentativi propositivi arrivano direttamente dalla linea di fondo difesa dalla squadra avversaria, dimostrazione che la sua condizione sta salendo di partita in partita. Lascia però il posto a Pajac al minuto 75 per un presunto fastidio muscolare. Da valutare anche le sue condizioni.
VAN DE LOOI 6 ½ ISPIRATO
Collabora per l’intero arco della gara con difensori e compagni avanzati. Cerca e trova posizioni utili per appoggi e cambi di gioco che aiutano la squadra a salire sistematicamente ed ad alzare il baricentro in maniera marcata. Ha la capacità e la bravura di giocare semplice, riuscendo cosi a velocizzare le giocate individuali al servizio della squadra. Inizialmente aiutato da un modulo avversario che decide di non oscurarlo particolarmente, l’olandese in questa gara ha comunque il merito di muovere con cura e attenzione la palla dimostrandosi prezioso in entrambe le fasi.
BISOLI 7 CERTEZZA
Giocatore insostituibile e dal sicuro rendimento che difficilmente il Brescia vuole e potrà farne a meno. L’intero reparto del centrocampo ha performato in maniera netta rispetto agli avversari e la spinta silenziosa ma concreta di Dimitri è sempre più importante e fa da traino e da esempio ai giocatori più giovani e meno esperti di lui.
BJRNASON DECISIVO 7
Costantemente nel vivo del gioco, prezioso e presente in fase di non possesso, elementare e propositivo in fase di palleggio. Crescita esponenziale nell’ultimo periodo per il “biondo vichingo” che a Venezia insieme ai compagni di reparto sembra essere padrone del centrocampo. Si appoggia bene e in diverse occasioni su Jagiello e Ragusa fluidificando la manovra e gioca d’anticipo recuperando palloni preziosi e proponendosi continuamente in avanti. Giocata deliziosa lo vede protagonista al 51simo quando riceve dal lato opposto del suo una palla difficile da ammaestrare e con un doppio tocco al volo riesce a coordinarsi di mezza rovesciata e calciare in direzione della porta veneta cogliendo in pieno il palo. Una giocata che avrebbe meritato miglior sorte. Si ripete, questa volta cogliendo in piena la traversa poco dopo, su appoggio laterale di Ayè.
JAGIELLO 7 ½ UOMO IN PIU’
Clotet gli affida completamente compiti di rifinitura e gli lascia ampia libertà d’azione. Il polacco lo ripaga offrendo ad Ayè una palla deliziosa, che,l’ormai bomber della squadra, sfrutta e ringrazia siglando il gol che decide la partita. Ma oltre alla giocata decisiva offre altri 3 assist al bacio per Ragusa e compagni dove le Rondinelle purtroppo non riescono ad ottimizzare. Se Jagiello è questo probabilmente Il Brescia ha trovato il giocatore migliore da schierare in quella posizione avanzata, dove, anche in un calcio come questo che predilige corsa e sacrificio, estro fantasia e qualità sono caratteristiche imprescindibili e fondamentali.
RAGUSA 6 ½ POSITIVO
Fin qui siamo stati abituati solo a tratti a vedere e apprezzare il giocatore che prima di Brescia ha collezionato ben 3 promozioni di fila. Per caratteristiche il siciliano si sposava bene con un giocatore dall’alto tasso tecnico come era Torregrossa ma attualmente sta perfezionando sempre più l’intesa con gli atri interpreti e compagni offensivi. In laguna si muove bene e trova spesso feeling e giocate con l’altro trequartista Jagiello, ma ben si comporta anche con il francese aiutandolo e facendosi trovare vicino a lui per una sponda o una triangolazione. Peccato non riuscire a capitalizzare per ben due volte delle ripartenze che avrebbero messo fine alla partita molto prima del triplice fischio di Paterna di Teramo.
AYE’ 7 RECORDMAN
Venezia città unica al mondo per bellezza e fascino, per il francese diventa anche magica perché lo fa entrare direttamente nella storia di questa squadra e società siglando il suo personale decimo gol, segnando consecutivamente nelle ultime sette partite. Lo strano e il bello del calcio è constatare che il numero 20 supera in questa personale graduatoria anche nomi illustri come quello di Baggio e Hubner. Tornando alla partita, solito sacrificio in fase di non possesso, qualche buon appoggio per compagni ma nulla di trascendentale, se non che in questi ultimi due mesi ogni palla che glia arriva per far gol riesce ad ottimizzarla alla perfezione. Avanti cosi!
PAJAC 6 ½ PULITO
Entra al minuto 75 al posto di un Martella acciaccato e si rende utile e prezioso in fase di appoggio. Azioni manovrate e giocate semplici lo fanno ben apparire sotto gli occhi di allenatore e compagni.
LABOJKO 6 ½ PRESENTE
Ormai consolidata e quasi scontata la staffetta tutta polacca con Jagiello. Il numero 21 entra si posiziona mezzala prima e in un centrocampo a due con l’olandese negli ultimi dicei minuti di gara a difesa e schermo del reparto arretrato. Buona conclusione lo vede protagonista ma poco fortunato al minuto 82.
PAPETTI S.V.
Sostituisce Cistana al minuto 67 e poco dopo commette fallo regalando a seguito di una lettura sbagliata una punizione laterale pericolosa per il tentativo di rimonta dei padroni di casa. Deve lavorare su attenzione e marcatura.
SKRABB S.V.
Entra al posto di Ragusa all’ 86simo e si procura una punizione preziosa che aiuta a far rifiatare la squadra. Per il resto non ha possibilità particolari di mettersi in mostra.
FRIDJONSSON S.V.
Entra e sostituissce Ayè nella fase finale di gioco. Con la sua entrata l’allenatore cambia l’assetto del centrocampo mettendo i ragazzi a quattro con la speranza poi di sfruttare in fase aerea il “gigante” nordeuropeo. La sensazione tuttavia è che il numero 30 abbia bisogno di più minutaggio per candidarsi come reale alternativa ai compagni.
CLOTET 7 ½ DOGE
Bottino pieno e 6 punti in due partite. Il merito del tecnico spagnolo oltre che quello di alleggerire la classifica e allontanarsi dalla zona calda, è quello di aver proposto nel delicato campo di Venezia una squadra senza paura e con idee chiare in fase di spinta e in fase difensiva. Trova la giusta chiave e alchimia e la sua mano si vede in maniera marcata soprattutto in una gestione palla e un posizionamento globale della squadra che mai finora nel campionato in corso siamo riusciti ad apprezzare. La sua calma e pacatezza probabilmente ha giovato ad un gruppo di ragazzi che per diverse situazioni e vicissitudini hanno visto cambiare troppo spesso guida e concetti.
Di Nicola Silvestri
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