IL RACCONTO DI UNA GIORNATA IN PISTA A MONZA CON IL PILOTA MANTOVANO LICENZIATO ACI BRESCIA
Vivere l’emozione del box e del paddock del Wec alla 6 ore di Monza è stato un privilegio. Grazie al pilota mantovano ma licenziato Aci Brescia Matteo Cressoni ciò è stato possibile. Per il secondo anno consecutivo Bresciasport.net ha potuto toccare con mano la bellezza, il fascino e la passione derivante dal mondiale endurance che questo fine settimana fa tappa nel tempio della velocità. Il World Endurance Championship è il quinto round del campionato iridato dedicato alle gare di durata nel quale spicca la famosa 24 ore di Le Mans, vinta poche settimane fa dalla Ferrari per un trionfo passato alla storia. Dopo oltre 50 anni la corsa francese si è nuovamente tinta di rosso.
Quella che abbiamo vissuto nella giornata di venerdì è stata un’esperienza arricchente e formativa, in grado di farci percepire il valore del lavoro di squadra, dell’abnegazione e della professionalità che ogni team mette in posta in ogni weekend di gara. Matteo Cressoni è pilota professionista da oltre 20 anni. La nostra amicizia ci ha portato a collaborare numerose volte. Del driver di volta mantovana abbiamo raccontato la carriera e con noi ha partecipato alle operazioni di punzonatura e partenza della 1000 Miglia 2023.
Matteo ha alle spalle ha numerosi gran premi disputati sia con vetture monoposto che gran turismo. Nel paddock è tra i driver con maggiore esperienza: un punto di riferimento per il team, compagni e anche avversari. Una scena ci ha colpito in modo particolare: alla partenza delle prime prove libere, con le macchine schierate una dietro l’altra in pit lane, Matteo si è fermato a parare con Robert Kubica come due amici che si trovano all’angolo di casa. Bellissimo! Dietro a quel sorriso sempre stampato sul viso, a quello sguardo pieno di felicità nel poter guidare una vettura da corsa si nasconde l’animo del grande pilota. Matteo Cressoni difende i colori del team Iron Lynx. Gli occhi d’acciaio della lince sono un simbolo che in pochi anni è salito alla ribalta delle cronache sportive motoristiche nazionali ed internazionali. Un team nato, cresciuto e affermatosi grazie alla lungimiranza di Deborah Mayer, imprenditrice, pilota e presidente della FIA Women in Motorsport Commission fondatrice della squadra. Un gruppo di lavoro che nulla ha da invidiare a quelli della Formula 1. Meccanici, ingegneri, personale vario sono professionisti di assoluto prestigio e livello.
I meccanici si muovono all’unisono, gli ingegneri scambiano continuamente pensieri e considerazioni con i piloti che si alternano alla guida. Matteo divide la sua Porsche 911 RSR-19, iscritta nella categoria LMGTE e gestita in collaborazione con la Dempsey-Proton Racing, con Claudio Schiavoni e Alessio Picariello, pilota belga ufficiale Porsche. Gialla fiammante la macchina è fantastica ma soprattutto veloce. La sorella è rosa ed è una Porsche guidata da sole donne (Sarah Bovy, Michelle Gatting, Rahel Frey) creata da Deborah Mayer come progetto Iron Dames, le donne d’acciaio.
Tornando a Matteo Cressoni, testimonial dell’Aeronautica Militare con tanto di stemma sul casco e immagine delle frecce tricolori, abbaglia la sua padronanza nella gestione della pressione, delle dinamiche di box con continui e ripetuti scambi di opinioni tra compagni e ingegneri, la sua eleganza nell’essere padrone di casa con gli ospiti. A proposito, pranzare nel lussuoso e fantastico “Covo”, l’hospitality dell’Iron Lynx, è stata esperienza indimenticabile: atmosfera bellissima, clima gioviale e soprattutto buonissimo cibo. Ma la giornata ha regalato altre emozioni. Vedere le prove di cambio pilota, di cambio gomme e quelle del rifornimento. Vivere il box nella sua totalità, in quello che è una piccola città stato in costante movimento è stato eccezionale. Grazie Matteo, in bocca al lupo per la gara!
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