Dal letto dell’ospedale di Cesena, dove è ricoverato da domenica dopo il terribile incidente sul circuito di Misano, Lorenzo Zanetti ha voluto tranquillizzare tutti.
“Sto già pensando alla prossima gara -ha raccontato a Bresciaoggi in edicola venerdi il pilota bresciano-. Non so quando sarà ma la mia testa ha già intrapreso il percorso di recupero”.
Il pilota di Lumezzane, impegnato come driver di punta del Broncos Racing Team nella Superbike del Campionato Italiano Velocità, è stato vittima di un bruttissimo incidente avvenuto nel giro di riscaldamento di gara-2.
Dopo un sabato da grande protagonista con il secondo posto in gara-1, Zanetti è stato coinvolto in una bruttissima caduta nel giro di formazione. La Ducati del centauro di Lumezzane si è improvvisamente spenta. Uno stallo a produrre una innaturale torsione della moto disarcionando il pilota.
Zanetti si è caduto rovinosamente sull’asfalto venendo colpito involontariamente dalla moto di Alex Bernardi. Un impatto violentissimo. La dea bendata ha voltato definitivamente le spalle al pilota bresciano quando la sua stessa moto lo ha colpito e schiacciato a terra. In pista si sono precipitati sanitari e ambulanza.
Trasportato al centro medico del circuito Zanetti ha ricevuto le prime cure. Visto il quadro clinico preoccupante (costole rotte, scapola fratturata, perforazione di un polmone oltre ad una emorragia alla milza) Lorenzo è stato trasferito all’ospedale di Cesena dove è stato operato d’urgenza. Due ore e mezza sotto i ferri con esiti più che soddisfacenti.
“A distanza di qualche giorno dall’incidente il decorso post operatorio è buono -ha raccontato Zanetti-. Dalle visite tutto procede per il meglio. Dovrò ancora fare un paio di controlli, questo fine settimana spero di tornare a casa. Mi dispiace aver dato loro questo grande spavento. Ma questo è il mio lavoro, conscio dei rischi che corro. Loro sanno che quando sono in pista provo una sensazione unica ed è la stessa che mi fa pensare positivo per il recupero per tornare il prima possibile in sella ad una moto”.
(fonte Bresciaoggi venerdi 8 aprile)
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